La benzina infiamma l'inflazione A dicembre i prezzi balzano all'1,9%
Iprezzi al consumo balzano all'1,9% annuo dall'1,7% di novembre spinti dall'impennata della benzina, che sfiora l'aumento a doppia cifra. E così il tasso medio del 2010, rileva l'Istat, tocca quota 1,5%, raddoppiando rispetto al 2009. Ma non è solo l'Italia a registrare rincari, a dicembre l'inflazione accelera anche in Eurolandia, dove l'indice Ipca, calcolato da Eurostat, che nella Penisola è pari al 2%, arriva al 2,2%, superando la soglia fissata dalla Bce (2%) e raggiungendo il livello maggiore dall'ottobre del 2008. I rialzi risentono anche del basso profilo tenuto durante il 2009, quanto il tasso medio annuo ha toccato il minimo dal 1959. Ma i prezzi non crescono solo rispetto all'anno precedente, a dicembre l'indice registra un aumento netto anche su base mensile (+0,4%). L'Istituto di statistica, con riferimento all'ultimo mese del 2010, spiega che a fare da traino a un tasso superiore anche alle previsioni degli analisti sono stati i beni energetici e in particolare la verde (+9,8% sull'anno, +2,5% sul mese), il gasolio per auto (+14,5% sull'anno, +3% sul mese) e il Gpl (+21,3% sull'anno, +6,5% sul mese). Rialzano la testa anche gli alimentari, che danno segnali sempre più forti di risalita: a dicembre i prezzi dei prodotti per la tavola salgono dello 0,9% in termini tendenziali, dallo 0,7% di novembre, e dello 0,2% sul piano congiunturale, con un netto aumento per il pesce fresco (+1,2% su novembre). Inoltre, a dicembre continuano i rincari sui trasporti, con un boom dei biglietti aerei per i voli nazionali (+32,9% congiunturale), che sconta l'effetto feste.