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Autostrade più care nel 2011 Aumenti dell'8% sulla A24

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Saràun rientro «salato» quello dal cenone di Capodanno di stasera. E non certo per il cotechino o il salmone servito dallo chef nel corso dell'ultima serata. Dalla mezzanotte di oggi, infatti, scattano i rincari dei pedaggi autostradali. Un salasso che non sarà certo annebbiato dalle bollicine dello champagne perché l'aumento in media sulle tratte italiane sarà del 3,3%. I più fortunati saranno gli automobilisti che, nel 2011, percorreranno la rete di Autostrade per l'Italia con ticket in rialzo dell'1,9%. Andrà peggio a chi entra in Val d'Aosta i cui raccordi registranop un picco di +14%. E resteranno male anche quelli che si spostano sui rami della Strada dei Parchi, quella che collega Roma con Pescara e Teramo. Il salasso sarà dell'8,1%. A firmare i decreti con gli aumenti, in base all'istruttoria condotta dall'Anas, sono stati i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dellEconomia. Se l'aumento medio ponderato per l'intera rete è del 3,3%, molto diversificati sono i rialzi per le diverse concessionarie. Si va dal +14,15% di Rav Spa, il Raccordo autostradale della Val d'Aosta, al -6,56% delle Autostrade Meridionali, passando per il +1,92% di Autostrade per l'Italia (Aspi), la rete più grande che ha circa 2.800 chilometri in concessione. Sempre con decorrenza dal primo gennaio, inoltre, la misura dell'integrazione del canone annuo di concessione corrisposta direttamente all'Anas, è integrata di un importo pari a 2 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 6 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3,4 e 5. Se l'aumento per la rete Aspi è grosso modo in linea con le previsioni, alcuni degli altri rincari preoccupano i consumatori. Per quanto riguarda la Strada dei Parchi (+8,14%), gli utenti rilevano che si tratta di una «vergogna totale, perché in una Regione colpita dal terremoto bisognerebbe diminuire e non aumentare». L'Aiscat fa però notare che gli aumenti tengono conto degli investimenti fatti per oltre 2,5 miliardi di euro e in esecuzione per circa 6,35 miliardi di euro. Fil. Cal.

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