Salari bloccati agli statali. In busta 1.600 euro in meno
Afare una stima sugli effetti della misura è il coordinatore del Dipartimento dei settori pubblici della Cgil, Michele Gentile. «Il decreto legge 78 all'art 9 blocca tutti i possibili incrementi retributivi dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, quindi per tre anni - afferma Gentile - ma siccome i contratti dovevano essere rinnovati a gennaio 2010, in base all'accordo firmato nel gennaio 2009 tra governo e sindacati esclusa la Cgil, in realtà gli statali non avranno aumenti per 4 anni». Gentile, dati alla mano, infatti, stima che per gli anni 2010, 2011, 2012, in ragione dell'accordo separato, l'aumento salariale sarebbe stato di 90 euro lordi al mese, 30 euro netti (da moltiplicare per 12 mesi più tredicesima), per un importo pari a 400 euro l'anno di massa salariale, che moltiplicato per tre anni corrisponde a una perdita di potere di acquisto di 1.200 euro. A questa cifra va aggiunta, per il 2013, presumibilmente, una somma analoga di 400 euro l'anno, arrivando così a 1.600 euro complessivamente.