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Più caro fare pace col fisco Nel mirino le spese anomale

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Sifa più agguerrita la lotta all'evasione. Ma sono tempi duri anche per chi non è puntuale con la dichiarazione al fisco e quindi dovrà pagare di più. Sono alcune delle novità inserite con il maxiemendamento del governo alla Legge di Stabilità, appena convertita dal Senato. Mentre il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera anuncia l'avvio di 40.000 accertamenti fiscali per spese anomale. La macchina per gli accertamenti è ormai in grado di recuperare le tasse non pagate «in modo forte, consistente, continuo», così quest'anno, spiega Befera, il fisco recupererà 10 miliardi di euro, due in più rispetto al 2009. Il prossimo anno 40.000 contribuenti riceveranno una comunicazione in cui si segnala una anomalia tra la loro dichiarazione e le spese effettive. Il caso tipico è quello di chi acquista un immobile e risulta avere un reddito pari a zero. Se il contribuente giustifica quelle spese bene altrimenti scatta l'accertamento. Quanto alle novità inserite dal Governo nella Legge di Stabilità si tratta, in particolare, dei commi dal 17 al 22 dell'unico articolo. Il testo fissa all'inizio del prossimo anno il rincaro per i distratti: prevede che tutte le riduzioni previste, come quella di un quarto del minimo per gli accertamenti con adesione o l'acquiescenza, dal primo gennaio 2011 passeranno a un terzo. Cioè si pagherà di più. E sarà meno a buon mercato anche ricorrere al ravvedimento operoso, la scappatoia per chi paga le tasse ma lo fa in ritardo. Più in dettaglio vengono elevate da un quarto a un terzo (del minimo previsto per legge) le sanzioni amministrative che si applicano in caso di accertamento con adesione. Questo riguarda le imposte sui redditi, l'Iva, e le altre imposte indirette. Vengono aumentate (sempre a un terzo) anche le multe in caso di rinuncia a impugnare l'avviso di accertamento o liquidazione o di formulare istanza di accertamento con adesione. Altre novità sono in arrivo per migliorare l'attività di controllo. Viene infatti rivisto lo strumento dell'accertamento parziale in materia di Iva e redditi personali. In pratica gli accertamenti parziali da gennaio potranno essere realizzati dall'amministrazione anche in base ai risultati di indagini finanziarie, degli inviti ai contribuenti ad esibire atti e documenti, delle risposte che questi daranno ai questionari. Il bottino che l'esecutivo attende dalle norme del pacchetto fiscale è di 610 milioni l'anno a partire dal 2011. Dalla sola diminuzione dello sconto per il ravvedimento operoso e le adesioni nelle procedure di contenzioso arriveranno 490 milioni. Ed il prossimo anno, conferma Befera, entrerà pienamente in funzione il redditometro. L.D.P.

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