Un Leone per tutte le crisi
.Il presidente della compagnia Cesare Geronzi cita Gabriel Garcia Marquez e si dice soddisfatto dei «risultati conseguiti e di quelli prevedibili» ma sprona l'Ue «a un maggiore slancio» e ad assumere una visione globale. Geronzi appare tranquillo sulle vicende politiche italiane dove ci «sono i presupposti per la ripresa del cammino della stabilita». Intanto è arrivata all'Isvap la risposta delle Generali alla richiesta di chiarimenti della Vigilanza delle assicurazioni, in particolare sulla nuova governance del Leone. L'authority, secondo quanto si apprende, la valuterà in tutti i suoi aspetti con la dovuta attenzione nei prossimi giorni. La lettera dell'Isvap era stata letta dal presidente Cesare Geronzi al consiglio di amministrazione delle Generali l'11 dicembre, mentre nel recente Cda del 16 dicembre è stata sottoposta al consiglio della compagnia assicurativa la risposta da far pervenire all'Autorità. Geronzi parla ai dipendenti della compagnia in servizio e in quiscenza ai quali descrive «la Compagnia come una impresa globale ante litteram, ultracentenaria che si accinge a compiere fra un po' i 180 anni. Da questo punto di vista, anchessa è una Old Lady». «Il carisma non è una dote estranea alla Compagnia - spiega - anzi è diffusa, se per carisma si intendono robusta preparazione professionale, solida esperienza, lucidità progettuale, capacità strategica. Requisiti, questi - aggiunge - che suscitano consenso generalizzato e stima, non certo l'effimero delle relazioni non sostanziate da capacità e rigore; magari basate sulle parole, al tempo della loro moltitudine, come si sottolinea in un noto discorso di Gabriel Garcia Marquez, di recente ristampato». E per Geronzi nella compagnia «non è poco ciò che, con il concorso di tutti, è stato fatto in questi mesi: dall'istituzione del Comitato per gli investimenti alla revisione organizzativa - che ha visto l'istituzione del country manager e alla quale dovrà seguire l'istituzione di altre figure insieme con il riesame dei rapporti tra la holding e le diverse direzioni nazionali - dal funzionamento più efficiente degli organi collegiali ai contatti più frequenti del vertice con le diverse realtà aziendali». Ma per affrontare la grave crisi in corso anche l'Ue deve dare il suo contributo forte e cambiare passo: «Le innovazioni che si introducono, come il "Meccanismo di stabilità» (Esm) - è la critica del presidente del Leone di Trieste - appaiono ultramediate, diluite nel tempo, slegate da una visione globale, indeterminate nelle cifre, mentre ci si oppone ad altre innovazioni che, pur dovendo essere meglio messe a punto, rappresenterebbero un passo avanti».