L'auto avrà un suo contratto
Ilpercorso per mettere a punto le nuove regole contrattuali per il comparto auto è cominciato. Ieri in Federmeccanica c'è stato il primo incontro con i sindacati di categoria Fim, Uil, Fismic e Ugl e sono stati avviati i lavori della commissione paritetica nazionale. Il prossimo incontro è stato fissato per il 24 gennaio con all'ordine del giorno la flessibilità e l'orario di lavoro. Poi si procederà sugli altri temi come l'assenteismo e l'esigibilità degli accordi. Anche la questione legata alla rappresentatività sindacale sarà affrontata nel caso si ponesse, ha spiegato il direttore generale di Federmeccanica Santarelli. I sindacati si sono mostrati disponibili a definire norme ad hoc per l'auto. Ma sull'incontro di ieri si è fatto sentire il peso della trattativa, al momento interrotta, per il rilancio di Mirafiori e la possibilità che Fiat decida di non far rientrare la newco che gestisce il sito torinese all'interno di Federmeccanica. Su questo Santarelli ha tagliato corto: «Io lavoro per definire norme ad hoc per l'auto, non mi occupo di specifiche vertenze aziendali». Ma ha anche sottolineato che «i contenuti degli accordi che stanno maturando all'interno delle singole società del gruppo, se avranno una cornice nazionale saranno più forti e coerenti». Al momento la Fiat non si è espressa sui contenuti di questo incontro. Intanto il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia ha ribadito che «l'accordo sul futuro dello stabilimento di Mirafiori si possa fare nell'ambito delle regole già fatte». Il che significa intensificare il pressing per impedire all'ad del Lingotto Marchionne di far uscire la newco di Mirafiori da Confindustria. «Se l'uscita è momentanea, per poi rientrare, è un conto - ha detto Marcegaglia - Ma noi auspichiamo che non ci sia l'uscita e l'investimento si faccia e si decida velocemente». Sul piano per Mirafiori però è ancora tutto bloccato. La trattativa, sospesa su richiesta della Fim, è ancora ferma. La presenza dell'azienda al tavolo di Federmeccanica con i responsabili delle relazioni industriali del gruppo e dell'auto, Paolo Rebaudengo e Giorgio Giva, è stato interpretato dai sindacati come una disponibilità a riaprire il dialogo. Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella al termine dell'incontro si è detto ottimista: «il percorso avviato potrà essere utile per riaprire il confronto su Fiat e di qui al 24 gennaio il tavolo su Mirafiori potrebbe già essersi risolto». Pessimista invece la Cgil. Per il segretario generale, Susanna Camusso, su Mirafiori «c'è nebbia fitta, non ci sono le condizioni per un accordo». Oggi il presidente della Regione Lazio Renata Polverini visiterà lo stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano.