Sul brevetto Ue nasce l'asse Cav-Zapatero
L'ipotesidi riforma del sistema da parte degli organismi comunitari prevede l'utilizzo di tre sole lingue inglese, francese o tedesco. Un cambiamento che penalizza fortemente le piccole medie imprese italiane. I due leader hanno chiesto ufficialmente con una lettera a tutte le cancellerie europee di mettere la questione del brevetto comunitario all'ordine del giorno del Consiglio Ue della prossima settimana, dichiarandosi nettamente contrari alla proposta di ricorrere alla procedura della cooperazione rafforzata. Un escamotage che consentirebbe la messa a regime del cambiamento anche senza l'assenso di tutti gli stati membri. E che lascerebbe la porta aperta a quelli che volessero poi cambiare idea. Nella lettera - secondo quanto si apprende - Berlusconi e Zapatero sottolineano in particolare come la cooperazione rafforzata - chiesta da dieci Paesi europei - debba restare «un meccanismo eccezionale». Meccanismo che - scrivono i due leader - «in nessuna circostanza deve essere utilizzato per escludere degli Stati membri disposti a negoziare». Roma e Madrid ribadiscono dunque che da parte loro resta la disponibilità ad approfondire la questione, per tentare di superare le divergenze finora emerse al tavolo del negoziato. Divergenze che al momento sembrano incolmabili, visto che l'ultima proposta sul brevetto comunitario avanzata dalla presidenza belga della Ue ricalca sostanzialmente la proposta originaria del commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier. Proposta che prevede in particolare il principio del trilinguismo. I brevetti, in pratica, secondo le nuove regole potranno essere tradotti solo in inglese, francese e tedesco. Ed è questo il motivo per cui l'Italia e la Spagna hanno posto il veto sulle nuove norme, ritenendole inaccettabili e discriminatorie La «cooperazione rafforzata» è una possibilità che il trattato europeo offre per permettere un livello di integrazione superiore a quei paesi (almeno 9) che vogliono mettere in comune certe politiche purchè non mettano in discussione l'integrità generale della Ue e del mercato interno. Fil. Cal.