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Comuni pigri nel recuperare evasione fiscale

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Indue anni, il 2009 e 2010 (fino al 15 novembre di quest'anno), le segnalazioni trasmesse dai Comuni alle direzioni provinciali dell'Agenzia delle Entrate sono state 10.700 per un maggiore imposta accertata, calcolata sulle 1.700 segnalazioni già lavorate, di 16,2 milioni di euro e una maggiore imposta effettivamente riscossa di 1,9 milioni. A fornire i dati è stato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso di un'audizione ieri alla Commissione Finanze del Senato. Befera ha fatto notare come «ad oggi i Comuni che hanno risposto meglio sono quelli dell'Emilia Romagna, che ha prodotto quasi l'80% delle segnalazioni; ma trend in crescita significativi sono riscontrabili in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Marche e Umbria. Ed invece, il Lazio, le regioni meridionali e le isole restano ancora in ritardo con poche decine di segnalazioni». Il 65% delle segnalazioni dei Comuni di sospetta evasione riguarda le proprietà edilizie e il patrimonio immobiliare. «Le segnalazioni che danno di più in termini di maggiori imposte accertate sono quelle nell'ambito urbanistica e territorio in particolare le segnalazioni che nascono da opere di lottizzazione dei terreni edificabili».

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