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Unicredit riparte dall'Est Europa

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.E riparte proprio dall'Est Europa. Negli stessi luoghi nei quali, negli anni, scorsi Piazza Cordusio con acquisizioni costanti è diventata il primo gruppo bancario dell'area. E dove Unicredit aprirà ben 900 nuovi sportelli. Una strategia che le consentirà di continuare a erogare dividendi. Un colpo al cerchio, insomma, e uno alla botte. Ovvero conferma della strategia di crescita internazionale, con un occhio ai soci tedeschi e continentali, e contestuale segnale alle Fondazioni italiane, grandi azioniste, che il flusso di cedole con le quali possono investire nel territorio tornerà, non è detto se copioso, come nel passato. «Abbiamo sempre pensato all'Europa Centrale e Orientale come un'area rischiosa. Ma è più rischioso il Portogallo o la Polonia? La Grecia o la Croazia? L'Italia o la Polonia?». L'a.d Federico Ghizzoni, ricorre a un paradosso e, scherzando con gli analisti riuniti a Londra, aggiunge: «Se Tremonti mi sentisse mi ucciderebbe». «Continueremo a distribuire dividendi», ha assicurat poi il banchiere, parlando del contributo dell'Est alla holding. Piazza Cordusio è il primo gruppo bancario nella regione, dove è presente in 19 paesi con un attivo totale di 124 miliardi di euro, 72 mila dipendenti e 3.854 sportelli, che nei prossimi cinque anni saliranno di 900 unità, dei quali 600 in Turchia e Romania. Ora la banca italiana è pronta a cogliere le opportunità di crescita con un focus sui mercati-chiave di Russia, Turchia e Polonia, ed è in grado di autofinanziarsi, senza dover ricorrere ad aumenti di capitale, mentre - ha detto l'a.d - «non abbiamo una lista di Paesi in vendita», neanche il Kazakhistan, dove la ristrutturazione della banca controllata terminerà l'anno prossimo. A livello di gruppo intanto i tempi per individuare il successore di Sergio Ermotti alla guida del Cib sembrano allungarsi: interpellato a Roma sui tempi per la nomina, il direttore generale di Unicredit Roberto Nicastro ha parlato ancora di «settimane». Il comitato nomine di oggi dovrebbe invece occuparsi - da quanto si apprende - di altre caselle da riempire dopo i recenti scossoni al vertice: da quella di responsabile dei Paesi dell'Europa Centrale e dell'Est, lasciata libera dallo stesso Ghizzoni, a quella di responsabile delle risorse umane. Sempre oggi si attende un comitato strategico preparatorio per il Cda del 14 dicembre, nel quale l'ad presenterà le linee guida del piano industriale. Tornando a Nicastro, il manager ha indicato anche i prossimi passi in Estremo Oriente. Con ormai in mano il via libera all'apertura della sua seconda filiale in Cina, a Canton, Piazza Cordusio punta ad averne un'altra. Con un obiettivo: trasformare le filiali in banca specializzata in interscambio tra Cina e Europa

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