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La Bce non rafforza le misure anticrisi

Il presidente della Bce Jean Claude Trichet

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La Bce si muove con i piedi di piombo. A fronte della crisi dell'Irlanda e del rischio di un effetto domino su altri Paesi dell'Eurozona, la Banca Centrale europea si è limitata a rinviare il programma di acquisto dei bond. I mercati si attendevano qualcosa di più, ovvero un rafforzamento delle misure anticrisi, tant'è negli ultimi due giorni c'erano stati consistenti recuperi delle Borse, dell'euro e anche dei titoli di Stato. Recuperi che sono proseguiti anche ieri ma sull'onda del buon andamento di Wall Street e dei dati Usa sulla vendita di immobili, non per le decisioni della Bce che hanno deluso. Il Consiglio direttivo dell'istituto centrale ha fatto il punto sulla situazione dell'Eurozona e ha descritto questo scenario: la ripresa economica prosegue ma permane un livello di incertezza. Il presidente Jean-Claude Trichet ha riferito la decisione di mantenere in vigore le misure straordinarie per sostenere la ripresa economica almeno fino a fine marzo 2011. Il Consiglio direttivo ha quindi deciso di «proseguire con le operazioni di rifinanziamento a tasso fisso e con liquidità illimitata fino almeno a fine marzo 2011». Ma anche i Paesi devono fare la loro parte «portando avanti rapidamente il risanamento e «dove fosse necessario, effettuare manovre correttive per garantire gli obiettivi di aggiustamento prefissati». Trichet ha anche bacchettato esplicitamente Germania, Francia e Italia. «Spero nessuno dimentichi che fra il 2004 e 2005 ci fu una convergenza di idee per distruggere il Patto di stabilità». Il presidente ha ricordato che allora il Patto, la cui mancata applicazione ha portato alla crisi del debito attuale, «non era sostenuto molto da coloro che ora dicono che non è efficace». La Bce ha rassicurato quanti paventano che l'euro possa saltare. Defezioni dalla moneta unica sono da escludere, ha detto Trichet; «l'euro ha assicurato maggiore stabilità su prezzi e inflazione perfino alla Germania». Intanto i tecnici della Bce hanno ritoccato lievemente al rialzo le previsioni: quest'anno prevedono una crescita del Pil tra l'1,6 e l'1,8%, sul 2011 tra lo 0,7. Ritoccate anche le previsioni di inflazione, che tuttavia si manterrebbe anche per tutto il 2012 a valori coerenti con gli obiettivi della stessa Bce. Piazza Affari ha chiuso in forte rialzo (Ftse Mib +2,49%) e lo stesso hanno fatto le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. Ha recuperato terreno l'euro risalito a 1,32 dollari. Se la Bce parla di ripresa, Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Intermazionale, si lascia sfuggire la profezia apocalittica che «alcuni paesi dell'area euro sono sull'orlo del baratro».

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