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Meno fisco per rilanciare il Paese

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Sitratta di un problema nazionale che va affrontato in maniera organica, proponendosi come ausilio per le autorità vigilanti allo scopo di ottenere una sempre maggiore trasparenza». Raffaele Marcello, presidente di Unione nazionale commercialisti ed esperti contabili, apre il Congresso nazionale dell'Unagraco evidenziando come negli ultimi mesi le attività di accertamento in riferimento alle indagini finanziarie e alla normativa antiriciclaggio vadano sempre più intensificandosi. «Il nostro Paese attraversa un periodo difficile, occorre fare scelte anche impopolari, ma di certo non più rinviabili. Deve crescere l'iniziativa privata per avere un tessuto sano e vitale». Il Mezzogiorno resta prioritario: «Un territorio con troppi paradossi: al Sud esiste infatti un disallineamento tra competenze professionali e occupati laureati presenti, e inoltre la qualificazione della struttura occupazionale convive con livelli di sviluppo economico e di produttività molto bassi, se confrontati con il resto del Paese. Ciò nonostante - ha continuato Marcello - permane un vero e proprio contesto di disoccupazione intellettuale, in quanto i professionisti sono specializzati e molto presenti sul mercato, ma si avverte l'assenza di domanda da parte dell'imprenditoria». Le soluzioni, secondo il presidente dell'Unagraco, vanno ricercate nella politica: «Si introduca il credito d'imposta, che si è rilevato efficace per gli investimenti piccoli e medi, e il contratto di sviluppo per quelli di maggiore importo». Al centro del confronto, anche le tematiche di maggiore attualità per la categoria: «L'Unione deve svolgere un ruolo di massa critica, aprendo al tempo stesso una finestra di dialogo con il nostro Consiglio Nazionale». E sulle attuali difficoltà del pianeta previdenza è intervenuto Paolo Saltarelli, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri: «Molti istituti hanno avuto contrazioni di reddito a due cifre: eppure, soltanto quattro anni fa immaginavamo un mondo diverso», ha dichiarato il numero uno della Cnpr, che si è soffermato su due punti chiave, debito pubblico ed evasione fiscale. «Ingiusto non curarsi del deficit, così come è incredibile che nessun bilancio degli ultimi quarant'anni sia mai stato chiuso in attivo. Dobbiamo occuparcene oggi, non in futuro, magari dando spazio ai giovani e facendo sistema tra pubblico e privato e anche tra gli stessi istituti pensionistici. Per ciò che concerne l'evasione - ha concluso Saltarelli - servono misure dure, non è più tollerabile che la vita degli onesti sia tanto difficile. Vorremmo tornare a fare il nostro lavoro, non chiediamo altro». Dopo la relazione introduttiva di Carmine Franco d'Abate, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Campobasso, e il saluto del governatore del Molise, Michele Iorio, è stato dato il via ai lavori. Due le tavole rotonde, la prima intitolata «Il segreto bancario nelle indagini tributarie ed antiriciclaggio», la seconda «Antiriciclaggio: innovazioni normative e operazioni sospette». Oggi la conclusione con l'Assemblea Nazionale e la riunione del Consiglio Direttivo.

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