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I capricci dei francesi nel divorzio da Acea

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Glistudi legali erano stati già allertati e gli atti praticamente redatti. Poi il dietrofront dei vertici della società romana: firme rinviate al 2011. Nonostante la possibilità di portare già nel bilancio del 2010 gli effetti positivi della spartizione degli asset concordata con i francesi il tandem costituto dal presidente Cremonesi e dall'ad Staderini ha preferito, secondo quanto risulta a Il Tempo, posticipare al 2011 la chiusura definitiva del dossier Suez-GdF. Il motivo è da rinvenire nelle richieste aggiuntive agli accordi già presi che sarebbero arrivate in via informale dalla società di Parigi ai vertici societari romani. La cautela nell'evitare di riaprire nuovi spiragli di trattativa, dopo un faticoso armistizio, ha suggerito di usare saggezza e rinviare tutto al nuovo anno. Anche la spinta positiva delle partite straordinarie sui conti del 2010. Fil. Cal.

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