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Il varo del piano di risanamento di Dublino fa tirare il fiato ai mercati

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Dopouna serie di giornate di pesanti ribassi ieri le Borse si sono concesse una giornata di tregua complice anche la chiusura di Wall Street per il thanksgiving day che non ha quindi offerto spunti. I dati macroeconomici americani arrivati ieri inoltre sono contrastanti: bene le richieste di sussidi di disoccupazione, in calo, e bene le spese per consumi e la fiducia delle famiglie, in rialzo mentre l'immobiliare resta debole. La situazione resta però di grande incertezza. Permangono le tensioni di fondo legate anche ai rischi di una escalation tra Corea del Nord e Corea del Sud. Inoltre i mercati nutrono più di un dubbio sull'efficacia del piano draconiano dell'Irlanda sui conti pubblici. Il premier irlandese Brian Cowen ha confermato che gli aiuti della Ue e del Fmi ammontano a 85 miliardi. La contropartita è una manovra di risanamento pluriennale pari a 15 miliardi di euro sul 2011-2014 che corrispondono al 10% di tutto il pil del Paese. La scure si abbatterà sulla spesa con tagli per 10 miliardi. Colpiti welfare, statali, salari minimi ma non la fiscalità agevolata alle imprese, sui cui Dublino non vuole cedere. Questa manovra sta mettendo in difficoltà il governo che è a termine, con le elezioni legislative anticipate che saranno convocate dopo l'approvazione della manovra per il prossimo anno. E il cui voto, fra l'altro non è scontato con la risicata maggioranza di cui gode l'esecutivo e il malumore crescente anche fra le fila della maggioranza. L'opposizione ha alzato le barricate, convinta che il piano porterà il Paese «sull'orlo dell'abisso economico». Non solo. Il leader del partito di opposizione ha detto che se dovesse vincere le elezioni non applicherà il piano ma chiederà di rinegoziarlo. Questa situazione molto volatile e del tutto transitoria ha portato i mercati a chiudere vicini alla parità: il Dax di Francoforte a +0,82%, il Cac40 di Parigi a +0,34% e il Ftse100 di Londra a +0,82%. Anche a Piazza Affari chiusura piatta: Ftse It All +0,05%, Ftse Mib +0,02%. A calmare le Borse ha giovato il passo indietro del cancelliere Angela Merkel che ha corretto il tiro rispetto alle dichiarazioni sui rischi che correrebbe l'euro a causa della crisi irlandese e nell'ipotesi di un effetto domino su altri Paesi. Ieri la Merkel ha detto che «nessun partner di eurozona avrà bisogno di una ristrutturazione del debito. L'Unione europea riemergerà dalla crisi del debito più forte».

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