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Marcegaglia tra le potenti del mondo

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Astabilirlo è stato il quotidiano Financial Times, che stila ogni anno la top-50 delle donne leader nel mondo degli affari. Una classifica guidata ancora una volta da Indra Nooyi, amministratore delegato di PepsiCo, che si conferma così la più potente donna al comando di un'azienda. Al secondo posto la numero uno del colosso della cosmetica Avon Products, Andrea Jung. Mentre la medaglia di bronzo va a Guler Sabanci di Sabanci Group. Al quarto posto Irene Rosenfeld di Kraft Foods. «Un numero crescente di donne si sta affermando nei consigli di amministrazione di tutto il mondo. Considerati gli ostacoli che alcune di queste hanno dovuto superare per raggiungere posizioni chiave - mette in evidenza il Financial Times - e la differenza che stanno già, fa sì che il loro successo sia motivo di celebrazione. Allo stesso tempo la loro affermazione alimenta le aspirazioni di milioni di donne o ragazze che si vedono come possibili future leader». Nello stilare la classifica, l'ascesa della Cina è riflessa dalle posizione occupate - aggiunge il Financial Times - di Dong Mingzhu of Gree Electric e Cheung Yan of Nine Dragons Paper. Entra in classifica, per la prima volta, anche una delle donne più ricche della Cina Wu Yajun di Longfor Properties. Fra i fattori che sono stati valutati per giudicare le candidate vi figurano i dati biografici, la complessità delle società che la manager guida e il contesto competitivo. Nello stilare la classifica, sono state considerate le amministratici delegati che hanno il controllo effettivo su tutte le società del gruppo da loro guidato. La Marcegaglia in particolare è al 29esimo posto. la presidente di Confindustria -ricorda il quotidiano britannico - è soprannominata la «signora d'acciaio», ma anche «Black & Decker» per la sua tenacia, e guida un impero con 6500 dipendenti e con 50 impianti nel mondo che punta, secondo le stesse dichiarazioni dell'imprenditrice, a raggiungere un fatturato di 6 miliardi di euro entro il 2013. Il Financial Times sottolinea come - prima donna al vertice di confindustria nei 100 anni di storia dell'associazione - Marcegaglia non abbia risparmiato le critiche al governo Berlusconi, invocando riforme politiche ed economiche. Anche se il premier le ha pubblicamente offerto il posto di ministro dello Sviluppo Economico dopo le dimissioni di Scajola. Accanto all'elenco ce n'è un altro, di manager emergenti: fra di loro Daniela Riccardi, nuovo amministratore delegato di Diesel, Monica Mondardini, ad del gruppo editoriale L'Espresso, e Patrizia Grieco, ad di Olivetti. Spazi importanti anche se - assieme alla Germania - l'Italia, sottolinea il quotidiano economico, è il paese che offre meno spazio alle donne ai vertici dell'economia.

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