Per i conti Generali scendono tutti a Roma
.Ancora una volta Cesare Geronzi ha spostato l'asse della società triestina nella Capitale. Quasi a voler rimarcare che il nuovo corso dell'azienda non passa più per la città natale della compagnia ma da Piazza Venezia. Uno spostamento che porta bene ai bilanci. Grazie al forte sviluppo della previdenza integrativa e dunque del settore Vita il gruppo del Leone segna un utile netto nei primi nove mesi dell'anno in crescita del 46,8% a 1,3 miliardi, oltre le attese degli analisti e superiore anche all'utile segnato nell'intero 2009. La compagnia triestina guarda ora con ottimismo ai risultati dell'intero 2010, con un utile operativo visto nella fascia alta delle attese (verso i 4,2 miliardi), e annuncia una politica dei dividendi invariata. Il nuovo corso romano è già passato sulle teste dei manager operativi. Mercoledì scorso il presidente Geronzi ne ha convocati una sessantina a Palazzo Venezia. Bocche cucite su quello che è stato loro illustrato ma la riorganizzazione del gruppo, che dovrà seguire le linee giù identificate a livello generale della società Boston Consulting, cominciano a essere trasferite a chi ha poi in mano le leve operative della gestione. Secondo quanto risulta a Il Tempo a Trieste sarebbero già partiti sondaggi informali tra il personale a più livelli disposto a trasferirsi nella Capitale. Un segno che la presenza di un presidente romano, Geronzi appunto, e di un vicepresidente anche lui di casa a Roma comincia ad avere effetti pratici sugli indirizzi strategici del gruppo. Nella prospettiva di medio periodo resta sempre la fusione delle due compagnie romane, Ina Assitalia e Fata, controllate dalle Generali che ricreerebbero a Roma la cosiddetta fabbrica di prodotti assicurativi forte a livello nazionale fino alla fine degli anni '90. Le turbolenze tra gli agenti generali di Ina scontenti del trattamento fin qui riservato dalla gestione triestina ante Geronzi potrebbero così rientrare. Intanto il gruppo ha deciso il rilancio della Fondazione Generali, alla quale viene rafforzato il sostegno, prevedendo possa promuovere iniziative socio-assistenziali, nelle attività culturali e in quelle ambientali. Nel board della Fondazione, oltre ai vertici del gruppo, figura tra l0altro anche Angelo De Mattia, già segretario particolare dell'ex Governatore Antonio Fazio in Bankitalia,