Cara Susanna, voglio complimentarmi con lei nel momento in cui arriva meritatamente al vertice della sua confederazione.
Loha dimostrato nei tanti incarichi di responsabilità ricoperti fino ad ora: nella Fiom, poi nella federazione degli alimentaristi, infine - prima di far parte della segreteria confederale - nella Cgil della Lombardia. È certamente un fatto importante che a una donna sia riconosciuto un ruolo tanto autorevole. Da tempo la Cgil ha promosso nelle segreterie delle più importanti strutture orizzontali e verticali - compresa la segreteria confederale - dirigenti donne. Ma la sua elezione al posto di Guglielmo Epifani è un fatto assolutamente nuovo. Dal suo incarico lei sarà attenta ai diritti delle donne lavoratrici, alla promozione delle pari opportunità e dell'uguaglianza di genere. Mi auguro che il suo sia un approccio innovativo, tale da convincere le donne a lasciarsi alle spalle una vecchia cultura ultraprotettiva dei diritti e da collocare la loro specificità e la loro differenza nel nuovo contesto dell'economia globalizzata,della competitività e di un mercato del lavoro più flessibile in grado di cogliere le sfide dello sviluppo. Basti pensare a come l'Europa - che pure ha fatto dell'occupazione e dei diritti delle donne uno dei suoi obiettivi centrali - consideri sostanziali discriminazioni di genere tutele del lavoro femminile (mi riferisco all'età pensionabile o al divieto di lavoro notturno) che da noi sono tuttora fraintese come diritti inderogabili ed irrinunciabili. Le donne, per fortuna, sono diverse dagli uomini anche per quanto riguarda il lavoro. La maternità è un privilegio straordinario ed una funzione insostituibile di riproduzione sociale nell'interesse dell'intera comunità, la quale contrae quindi un debito nei confronti di coloro che mettono al mondo le nuove generazioni. Ma anche l'economia, le strutture produttive hanno delle esigenze da salvaguardare che devono potersi conciliare con la presenza delle donne nel mercato del lavoro. Lei - sulla base dell'esperienza compiuta nell'affrontare e nel gestire problemi reali delle persone e delle imprese alla ricerca di soluzioni compatibili - saprà, tra i tanti suoi compiti, innovare profondamente la cultura del lavoro, coniugata al femminile. In questa sfida difficile, se lo vorrà, potrà contare sulla mia leale collaborazione.