Ecco i fondi per la cassa integrazione

Ifondi per la cassa integrazione e per gli ammortizzatori sociali arriveranno con il decreto Milleproroghe di fine anno. Il ministro del Lavoro Sacconi ha assicurato che la cassa integrazione in deroga sarà prorogata a tutto il 2011, insieme agli altri ammortizzatori sociali. Prima però bisognerà fare una valutazione sull'effettivo utilizzo della cassa integrazione nell'ultimo anno. Il problema è ora vedere quali saranno le risorse messe a disposizione e dove saranno reperite. La Cgil è già sul piede di guerra: chiede di fare prima della fine dell'anno e rilancia il blocco dell'aumento dell'età pensionabile per tutti i 100 mila lavoratori in mobilità. In assenza del quale, rischierebbero di trovarsi senza alcun reddito. Il 3 novembre, intanto, ci sarà al ministero l'incontro per Pomigliano dopo la richiesta della cassa integrazione in deroga avanzata dalla Fiat: a metà novembre, infatti, si esaurirà la cassa straordinaria usata dopo quella ordinaria. Secondo gli ultimi dati Inps, anche a settembre c'è stato un aumento consistente della cig in deroga (strumento varato nella primavera dello scorso anno per allargare i beneficiari degli ammortizzatori sociali) con 32,3 milioni di ore a fronte dei 14,7 milioni nel 2009 e della straordinaria (concessa per crisi o ristrutturazioni) che ha toccato 44,8 milioni di ore contro i 20,2 del settembre 2009. Questo mese ha visto, invece, una riduzione delle richieste della cassa ordinaria (per cali della produzione): 26 milioni di ore contro i 65,3 milioni dello stesso mese del 2009. La ricognizione, dunque, riguarderà l'effettivo utilizzo della cassa integrazione. Perchè, ha spiegato Sacconi, spesso si confondono le ore autorizzate di cassa integrazione con quelle effettivamente utilizzate dalle aziende. Spesso le aziende chiedono un numero di ore di cassa integrazione superiore a quello di cui poi avranno effettivamente bisogno. La Cisl chiede di affiancare agli ammortizzatori politiche attive per la ricollocazione dei lavoratori in cig mentre la Uil sottolinea come circa 200 mila persone hanno evitato nel 2010 il licenziamento grazie anche a questo importante strumento di tutela sociale.