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Enel Green Power rende fino al 6%

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LeonardoVentura Parte da Milano il lungo cammino della più grande operazione di collocamento azionario dall'anno in cui la crisi finanziaria del 2007 ha messo a soqquadro i mercati. È quello di Enel Green Power, la società in cui sono confluite le attività energetiche rinnovabili del gruppo guidato dall'ad Fulvio Conti. Proprio lui ha presentato alla stampa, nella capitale meneghina, il road show per illustrare ai potenziali sottoscrittori il profilo delle azioni messe in vendita. Conti ha spiegato in particolare quello a cui i normali risparmiatori guardano ovvero il rendimento del titolo. «Grazie alla bonus share, con cui verranno premiati i sottoscrittori retail di Enel Green Power che conserveranno le azioni per almeno un anno, il rendimento atteso delle azioni sarà del 5/6% garantito» ha detto l'amministratore delegato di Enel Conti che aggiunto che il collocamento - «sarà una storia di successo». Il gruppo in cui sono confluiti gli asset nell'energia rinnovabile dell'Enel, ha detto, «è una società che coniuga rendimenti e una buona performance attuale con importanti prospettive di crescita». «È un investimento sicuro - ha aggiunto-, ben diversificato geograficamente, con tecnologie competitive e che dipende per meno del 30% dei suoi ricavi dagli incentivi pubblici». Ai piccoli risparmiatori che conserveranno le azioni per almeno un anno, ricevendone così una in omaggio ogni venti , Conti ha assicurato «un rendimento del 5/6% garantito». Senza questo «bonus share» il titolo renderà invece «poco meno del 2%», per via di una politica dei dividendi che prevede un pay-out attorno al 30% (per ogni euro di utile 30 centesimi a dividendo). Nel 2009 il dividendo (ipotetico) sarebbe stato di circa 3 centesimi per azione, con un rendimento dell'1,67% nel caso di fissazione del prezzo al minimo della forchetta (1,8 euro) e dell'1,43% nell'ipotesi opposta (2,1 euro). I risultati in crescita di Egp del primo semestre 2010, se confermati nel secondo, avvicineranno il rendimento della cedola, al netto delle oscillazioni del mercato azionario, all'asticella del 2%. Il road show (iniziato ieri in Borsa dove sono intervenuti una ottantina di investitori istituzionali) proseguirà oggi a Londra, dove volerà anche Conti, e toccherà poi Parigi, Madrid, Edimburgo e poi Olanda o Germania per chiudersi il 29 ottobre. Anche dall'esito della campagna vendite dipenderà il prezzo dell'azione, ora sospeso in una forchetta tra 1,8 e 2,1 euro, giudicata da Conti «in linea con le aspettative del mercato». Il manager si attende di incassare «almeno 3 miliardi di euro» dall'Ipo, preferita rispetto a un collocamento privato «perché più market friendly». Soldi che serviranno ad abbattere entro l'anno «l'indebitamento netto a 45 miliardi», con «l'obiettivo» di ridurlo a «39 miliardi al 2014».

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