Veronesi controllerà il nucleare italiano «Sono sicuro che non ci sono rischi»
.Che ieri ha visto un altro tassello andare al suo posto. L'oncologo Umberto Veronesi ha detto sì all'Agenzia per la sicurezza nucleare. «Mi è stata richiesta la disponibilità e ho accettato volentieri», ha spiegato Veronesi che ha rassicurato sulla sicurezza nucleare: «Chi ha studiato - ha detto - sa benissimo che il disastro di Chernobyl è stato provocato dalla follia di un direttore che ha voluto fare un esperimento. E per farlo ha tolto almeno 12 livelli di sicurezza. È stata una follia umana che non si ripeterà. Sono sicuro che non c'è alcun rischio». Inoltre, ha aggiunto, «i nuovi reattori sono bellissimi, potenti e non c'è alcun dubbio sulla loro sicurezza». Un annuncio che ha colto di sorpresa anche il livello istituzionale che lo avrebbe dovuto designare ufficialmente. Dopo qualche ora dalla dichiarazione è giunto il placet del governo. Nel corso di una riunione al ministero dell'Ambiente tra i ministri dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dello Sviluppo economico, Paolo Romani, è stata espressa «grande condivisione» sulla figura prescelta. Adesso, si attende soltanto il rientro del premier Silvio Berlusconi per le altre nomine e il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (Dcpm) per l'ufficializzazione. L'arrivo dell'oncologo milanese sulla plancia dell'organismo di controllo è stato sicuramente un boccone amaro per il Pd, partito nel quale Veronesi è senatore e che ha avvertito che non basta la sua figura a far ingoiare una «scelta sbagliata» come quella del ritorno al nucleare.