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Enel Green Power a un passo dalla Borsa

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Dastamattina i futuri azionisti di Enel Green Power, la società che assorbirà il ramo energie rinnovabili dell'ex monopolista elettrico, sapranno con ragionevole approssimazione quanto dovranno spendere per mettere nel portafoglio un lotto minimo di azioni. Sarà, infatti, disponibile la forchetta definitiva di prezzo che, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe oscillare tra 1,9 e 2,4 euro con un prezzo medio che potrebbe essere indicato intorno ai 2,1 euro. Per gli investitori un lotto minimo (2 mila azioni) corrisponderebbe a un investimento di circa 4 mila euro. La redditività è stata assicurata ai soci dall'ad del gruppo, Fulvio Conti, che ieri ha ammaliato agli investitori, promettendo dividendi «generosi», con un pay out (cioè il rapporto tra utile e cedola) del 30%, «ai livelli più alti del settore delle rinnovabili». «Siamo i campioni del mondo», ha detto Conti a pochi giorni dall'Ipo a Piazza Affari e alla Borsa di Madrid. Le remunerazioni promesse sono superiori a quelle assicurate dalle societa omologhe sui mercati internazionali come la Iberdrola. L'Ipo partirà il prossimo lunedì, 18 ottobre, per concludersi venerdì 29. Sul mercato arriverà una quota di minoranza, «al massimo il 33% della società», ha precisato il presidente Piero Gnudi. Dalla quotazione Enel punta di ottenere «almeno» 3 miliardi di euro, destinati a ridurre l'indebitamento. Secondo il piano industriale Enel dovrà tagliare il debito entro l'anno a 45 miliardi dai 51 miliardi del 2009. Parlando dei conti del gruppo, l'a.d. ha anche lasciato intendere che l'Ebitda 2010 potrebbe superare leggermente le previsioni: «ci aspettiamo che sia molto vicino, o anche superiore, ai 17 miliardi di euro».

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