Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Oltre il 98% dei bancomat italiani sempre in funzione

default_image

  • a
  • a
  • a

Quasi108 mila richieste di trasferibilità del mutuo in meno di due anni. Quattro milioni di domiciliazioni spostate da un conto a un altro. E il dimezzamento della disponibilità delle somme versate con un assegno da 8 a 4 giorni. Il Consorzio Patti Chiari, organismo indipendente che spinge le banche ad aumentare la qualità dei servizi offerti, riparte da questi numeri per passare alla fase due della sua missione: aumentare il grado di cultura finanziaria dei clienti italiani. A spiegare a Il Tempo i progetti in corso di realizzazione è il presidente dell'ente, Filippo Cavazzuti che ha trasformato negli ultimi due anni Patti Chiari in un pungolo ma anche in un partner per trovare soluzioni informatiche e organizzative per le banche aderenti con l'obiettivo di migliorare l'offerta del sistema creditizio nel suo complesso. «Trasferire un conto corrente da un istituto a un altro sembra semplice al cliente che si presenta allo sportello. In realtà è una procedura complessa e ha richiesto un investimento in informatica ingente che le banche hanno però sopportato» spiega Cavazzuti. I vantaggi per i correntisti sono indiretti ma importanti. L'efficienza introdotta nel mercato ha come conseguenza la riduzione dei prezzi per i servizi. La seconda fase del restyling di Patti Chiari che per acquisire una maggiore autorevolezza si è reso indipendente dall'Abi (Associazione bancaria italiana) sta ora nell'impegno a far crescere l'educazione finanziaria degli italiani. «Migliorato il sistema ora è necessario che chi ne usufruisce sia più consapevole» aggiunge il presidente di Patti Chiari. E su questo fronte c'è molto da fare. Soprattutto in una regione come il Lazio che secondo un'indagine ha un tasso molto elevato di «ignoranza» finanziaria. Il 92% non conosce le conseguenze dell'aumento del costo del denaro sui propri risparmi. Solo il 46% dei cittadini della regione conosce quale sia il rischio di un bond rispetto a un'azione. E solo un laziale su 5 si informa sui fatti finanziari della settimana.

Dai blog