Ghizzoni al comando di Unicredit
Dopole frizioni tra i soci arriva il giorno della pace in casa Unicredit. Sulla plancia di comando abbandonata dall'ex ad Alessandro Profumo ieri è arrivato Federico Ghizzoni(nella foto) votato all'unanimità dai soci riuniti nel cda di Varsavia. Una soluzione interna, visto che fino a ieri il manager ricopriva la carica di vice Ceo, e che accontenta tutte le forze in campo. Innanzitutto le Fondazioni azioniste che premevano per una soluzione che garantisse il rispetto dei territori da parte di un istituto che Profumo ha impostato con una visione fortemente internazionalizzata. Ghizzoni accontenta anche i desiderata della Banca d'Italia che, nella richiesta di chiudere la partita della sostituzione nel più breve tempo possibile, aveva aggiunto anche la necessità di una personalità con un alto respiro internazionale. E così sembra essere considerato che il nuovo ad fino a ieri aveva la delega alle attività bancarie nell'Europa Centro Orientale, e si è formato tra Londra a Singapore, fino alla Polonia e alla Turchia. La sua scelta è gradita anche ai tedeschi, in primis il presidente Dieter Rampl, e in seconda battuta anche ai soci forti di Allianz. Infine Ghizzoni è uomo di equilibrio anche per i libici, altri soci al centro del dibattito per la salita repentina del 7,5% nel capitale di Piazza Cordusio. Ieri uscendo dal cda il Governatore della Banca Centrale Libica Bengdara si è detto soddisfatto della scelta e ha immediatamente aggiunto che la quota dei libici in Unicredit «non aumenterà più». La sua promozione arriva anche perché la sua «stretta interazione con le istituzioni, i regolatori, le organizzazioni internazionali e gli operatori di mercato, lo rende la persona più adatta per gestire il rapporto del gruppo con i principali stakeholder» ha spiegato Rampl. Restano, però da chiarire i nodi delle deleghe e della governance. In tal senso Ghizzoni, ha precisato che al momento non è stato convocato alcun cda straordinario per la prossima settimana, e che sul tema della direzione generale «nei prossimi giorni ci vedremo col presidente e cominceremo a parlarne». Il neo a.d ha aggiunto anche di contare per il futuro sull'aiuto dei tre attuali vice, Nicastro,Fiorentino, Ermotti: «Sono amici e colleghi, spero che rimarranno sempre nel gruppo».