Gli occhi tedeschi sul Lingotto Daimler punta a Fiat Industrial
Secondoalcune voci di mercato la tedesca Daimler avrebbe puntato gli occhi sulla nuova società del Lingotto e sarebbe disposta a offrire 9 miliardi di euro per acquistare le sue azioni. L'indiscrezione sul futuro della società, nata appena una settimana fa dallo scorporo di Fiat Group, è stata pubblicata ieri sulle pagine de «La Repubblica». In base a quanto scritto dal quotidiano la Daimler avrebbe cominciato a valutare con attenzione l'ipotesi di lanciare un'offerta per l'acquisto di Fiat Industrial. L'obiettivo dei tedeschi sarebbe quindi quello di mettere le mani sulle società del nuovo gruppo: Cnh, che produce macchine per l'agricoltura e le costruzioni, Iveco, attiva nel settore dei veicoli industriali, e alcune attività di Fpt (Fiat Powertrain), che si occupa di componentistica e sistemi di produzione. La casa di Stoccarda sarebbe pronta a offrire 9 miliardi di euro. Solo rumors (voci, in linguaggio tecnico), hanno puntualizzato alla Daimler. «Non è un segreto che in questo settore tutti parlino con tutti - ha detto una protavoce di Stoccarda - ma in questo momento non ci sono colloqui con Fiat su questo tema». Parole analoghe a quelle pronunciate dall'amministratore delegato di Iveco, Paolo Monferino, secondo cui non c'è «nessun contatto su questo argomento» tra Fiat e Daimler. E in giornata un portavoce del Lingotto ha precisato: «Non commentiamo sulle speculazioni di stampa». Ma dietro ai no comment si sono rincorse ipotesi e indiscrezioni. In base ad alcune di queste, Fiat Group potrebbe essere interessata alla cessione, ma avrebbe chiesto una cifra più alta: 10,5 miliardi. Denaro che dovrebbe essere utilizzato per consolidare i debiti della società e concentrarsi solo sull'auto. Fiat e Daimler in realtà sono due aziende vicine già da tempo. Una ventina d'anni fa il Lingotto aveva cercato di conquistare il marchio tedesco, e da allora ci sono state diverse collaborazioni per quanto riguarda la componentistica. Ma la Fiat ha ripetuto anche ieri che queste forme di collaborazione industriale sono funzionali alla gestione del nuovo gruppo. Fiat Industrial, hanno spiegato da Torino, è nata anche con l'obiettivo di far crescere la «flessibilità strategica» dell'azienda. Insomma, per fare profitti, la collaborazione con Daimler è essenziale, e la creazione della newco ha tra gli obiettivi proprio quello di sfruttare meglio i vantaggi di quelle che Fiat ha definito «sinergie operative», cioè la sempre maggiore integrazione con altre aziende.