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Partita doppia per l'economia romana

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Siapre una settimana cruciale per il destino economico della Capitale. Una partita che si gioca su due scacchiere sulle quali molti pezzi concidono: Camera di Commercio e Acea. Per la prima istituzione, già da domani, si apre la volata per trovare un presidente che prenda il posto del predecessore Andrea Mondello. Al rush finale starebbe prendendo corpo l'ipotesi del presidente dell'Acea, Giancarlo Cremonesi. Su di lui sarebbe stato espresso il placet del sindaco Gianni Alemanno che pur non essendo parte in causa nel processo di nomina del presidente starebbe esercitando una sua «moral suasion» sugli attori economici della Capitale. In leggero ribasso sarebbero le quotazioni del candidato che inizialmente sembrava più favorito e cioè Cesare Pambianchi, presidente della Confcommercio. A far pendere la bilancia verso Cremonesi una serie di fattori. Il più importante dei quali è la partita di Acea, l'utility del Campidoglio, in attesa di un riassetto societario con la ormai quasi certa uscita dei francesi di Suez GdF dalla commercializzazione di elettricità venduta dall'azienda romana e la loro permanenza nel solo business della produzione di energia. Una quadratura del cerchio dopo anni di querelle culminati con la richiesta di un arbitrato internazionale per dirimere la controversia. La prima bozza di accordo potrebbe essere illustrata nel cda dell'utility romana, fissato il 16 settembre alle 16. Un giorno dopo la riunione dei consiglieri convocati per l'elezione della Camera di Commercio. A quel punto Cremonesi considerato uomo molto vicino al sindaco Alemanno potrebbe accettare l'uscita dalla società elettrica e il suo arrivo a Piazza di Pietra. Cremonesi, in realtà manterrebbe entrambi gli incarichi fino ad aprile del 2011 per firmare il bilancio di Acea. E che secondo le indicazioni delle trimestrali dovrebbe evidenziare il ritorno all'utile dopo la perdita del 2008 dovuta all'opera di pulizia apportata alle poste contabili ereditate dalle passate gestioni. Cremonesi ha dalla sua una sponsorizzazione eccellente e cioè quella degli industriali di Roma guidati da Aurelio Regina. Che giusto ieri è intervenuto sul tema dopo aver ricevuto dal consiglio direttivo dell'associazione confindustriale di Roma il mandato per trovare il massimo consenso su un candidato unico per presiedere l'ente camerale. «Se ci sono le condizioni per una nomina di estrazione industriale, sosterremo Cremonesi con forza se l'indicazione di maggioranza dovesse essere quella» ha detto ieri Regina. Che si attende una soluzione già domani. Strada quasi spianata dunque per il numero uno dell'azienda di Piazzale Ostiense grazie al gradimento incrociato ottenuto da Alemanno e Regina. Certo la sistemazione della presidenza non risolve il nodo della Camera di Commercio. Quello che è realmente importante «è avere un progetto complesso e completo per i prossimi 5 anni». Insomma il problema non è limitato alla sola nomima del presidente. La partita è comunque cominciata. Fil.Cal.

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