Anche l'Ue smentisce l'Ocse: Pil italiano a +1,1%
Losostiene l'Unione europea, che ieri ha rivisto al rialzo la previsione sul risultato che il prodotto interno lordo registrerà per l'anno in corso. Secondo le stime «intermedie» il pil aumenterà dell'1,1%, contro il +0,8% stimato a maggio. Nel 2009 il pil è sceso in Italia del 5%; mentre da gennaio a giugno 2010 la crescita trimestrale è stata dello 0,4% e la previsione Ue per il periodo luglio/settembre è rispettivamente del +0,5% e del +0,2%. Secondo le valutazioni della Commissione, «la moderata ripresa dell'economia italiana sarà guidata soprattutto dal settore industriale, grazie al recupero dell'export dopo il collasso del 2009». La situazione del mercato del lavoro resta però «fragile» e questo peserà «sulle dinamiche dei consumi privati». La Commissione Ue ha rivisto al rialzo anche le stime di crescita dell'economia dell'Europa e prevede per il 2010 un aumento del prodotto interno lordo pari al +1,8% contro il +1% stimato nelle precedenti previsioni di maggio. A trainare la ripresa Ue è soprattutto la Germania, per la quale la Commissione ha quasi triplicato la previsione di crescita del pil: +3,4% contro il +1,2% stimato a maggio.