Riesplode la voglia del mattone
Torna la voglia del mattone nel nostro Paese. Dopo tre anni di cali sono ripartite le compravendite. Nel primo trimestre del 2010 c'è stato un incremento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È un segnale di ottimismo e di fiducia verso la politica attuata dal governo per contrastare la crisi. Gli acquisti a uso residenziale sono cresciuti del 3%. Torna la voglia del mattone. Passata la sbornia degli investimenti in Borsa, gelata da continui saliscendi e ribassi al cardiopalma, gli investitori tornano agli antichi «amori». Il mercato immobiliare si conferma come l'investimento per eccellenza. I deboli segnali di ripresa e la consapevolezza che la situazione economica in Italia è migliore a quella di altri Paesi europei dove la crisi finanziaria si è fatta sentire in modo più marcato, hanno rimesso in moto gli investimenti. I dati dell'Istat indicano che nel primo trimestre dell'anno le convenzioni relative alle compravendite di unità immobiliari sono state pari a 190.728, in aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È il primo segno positivo dopo tre anni. La fase di discesa era iniziata nel 2007, proseguita con intensità crescente fino al primo trimestre del 2009 e rallentata nei trimestri successivi. Il primo trimestre 2009 era stato contrassegnato dalla maggiore contrazione delle compravendite avvenuta negli ultimi anni (-16,1%). Il vero boom è rappresentato dall'acquisto di immobili a uso residenziale che crescono del 3%, mentre risultavano in calo fino al trimestre precedente. Le compravendite di immobili ad uso economico continuano, invece, a registrare un andamento negativo, con una flessione del 5,1%, decisamente inferiore rispetto a quella riscontrata nei trimestri precedenti. Guardando l'andamento del mercato a livello territoriale, gli investimenti immobiliari sono più vivaci nel Nord-est (+3,7%) mentre il Centro e il Sud appaiono sostanzialmente in linea con il dato nazionale (rispettivamente +2,7% e +2,6%). Nel Nord-ovest e nelle Isole si hanno aumenti più contenuti (rispettivamente +1,5% e +1,1%). Per l'acquisto della casa si fa perlopiù ricorso al mutuo. Nel primo trimestre 2010 sono stati stipulati 179.654 mutui, di cui 105.900 (pari al 58,9%) con costituzione di ipoteca immobiliare e 73.754 (41,1%) senza costituzione di ipoteca immobiliare. Il numero totale dei mutui è aumentato del 13,7% rispetto al primo trimestre 2009, continuando così la fase di ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi dello scorso anno, comunque insufficiente a recuperare i livelli antecedenti la discesa. In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2010 i mutui non assistiti da ipoteca immobiliare segnano un aumento tendenziale del 13,3%, quelli garantiti da ipoteca immobiliare del 13,9%.