Addio posta il sabato

Addio lettere e cartoline il sabato. Saranno presto preistoria, apparterranno al passato. E addio anche al recapito del quotidiano a domicilio. Per esigenze di risparmio, tutto da verificare o come sostengono alle Poste, perchè la mole di corrispondenza è calata in modo vertiginoso e quindi è un passaggio obbligato, ecco che da fine mese sarà tagliato il servizio di recapito della posta. Sopravviverà solo per la posta a firma, cioè raccomandate e assicurate, e con orari concordati. La sperimentazione sarà avviata a partire dal 20 settembre fino all'8 ottobre nei comuni di Modica e Vittoria (Rg), Fabriano (An), Prato, Boario e Lovere (Bg), Caluso (To) e nel quartiere romano di Forte Bravetta. Dall'11 ottobre all'11 marzo 2011 il nuovo servizio sarà sperimentato nel centri metropolitani e i capoluoghi di provincia, mentre da gennaio a maggio 2011 sarà testato sui centri più piccoli con la successiva entrata a regime del nuovo servizio su tutto il territorio nazionale. Cambiano anche gli orari del servizio dei postini. Dalle attuali 7,30-14 la fascia su cinque giorni, dal lunedì al venerdì si svolgerà dalle 8 alle 16. L'operazione ha già avuto il consenso dei sindacati mesi di fronte alla prospettiva di tagli all'organico. I postini in esubero, circa 8 mila su 43 mila, non rischieranno il posto ma saranno riassorbiti agli sportelli con il vantaggio di uno scatto di categoria (dal quarto al terzo) e quindi di un aumento di stipendio. Oltre alle lettere sarà sospesa il sabato la consegna dei giornali in abbonamento. Alle Poste sfoderano cifre su cifre che indicano il crollo della corrispondenza. Dal 2006 al 2009 è scesa del 9,4% e per il 2013 le stime indicano una contrazione del 21,3%. La posta elettronica sta soppiantando le tradizionali lettere e cartoline. E gli anziani? A costoro non resta che fare un corso accelerato di Internet. E su questo punto insiste anche l'Osservatore Romano. «Una decisione in qualche modo epocale», che però penalizza «soprattutto gli anziani e non porta vantaggi alla popolazione» scrive il quotidiano vaticano. Poi sottolinea che se i postini possono avere anche qualche vantaggio in termini di carriera e stipendio «quelli che non si vedono, sono i vantaggi per la popolazione, compresi gli abbonati ai quotidiani che si vedranno recapitare il lunedì un giornale confezionato il venerdì. Per non parlare - conclude l'Osservatore Romano - di tutte quelle persone, soprattutto anziane, che non usano la posta elettronica e per le quali la corrispondenza è ancora importante, anche il sabato».