La disoccupazione frena negli Usa

Iltasso di disoccupazione è passato al 9,6% dal 9,5% di luglio. Tanto è bastato per far tirare un sospiro di sollievo a economisti e politici sul fatto che l'economia americana non rischia un ritorno di recessione. Anche il presidente Barack Obama ha espresso la sua soddisfazione: «Andiamo verso giorni migliori». In cifre, secondo i dati comunicati dal dipartimento del lavoro americano, gli occupati del settore privato sono aumentati di 67.000 unità, più delle 40.000 previste. L'aumento degli occupati del settore privato segue quello di 107.000 lavoratori nel mese di luglio, migliore rispetto ai 71.000 occupati in più inizialmente stimati il mese scorso. Nel complesso degli occupati, considerando anche l'impiego pubblico, gli Usa hanno avuto un calo di 54.000 posti di lavoro, contro le 105.000 unità attese. Rivisti in meglio i dati di luglio anche per l'occupazione complessiva, con un calo di 54.000 unità contro le -131.000 unità della stima di un mese fa. Il presidente Obama, ha accolto come «una notizia positiva» gli ultimi dati sull'occupazione. «Sono dati positivi - ha detto Obama - che lasciano ben sperare. Andiamo verso giorni migliori». Per la Casa Bianca però i risultati sebbene incoraggianti non sono ancora sufficienti. Anche per questo Obama ha annunciato la presentazione di un più ampio pacchetto di idee la prossima settimana. «Siamo fiduciosi che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Ma vogliamo mantenere questa ripresa muovendoci più forte e accelerare la crescita dei posti di lavoro che è così disperatamente necessaria in tutto il Paese». Ad azzardare le prime ipotesi di lavoro è il Washington Post. Secondo il quotidiano Usa la Casa Bianca sta pensando di imporre tagli da centinaia di miliardi di dollari alle tasse per le imprese. La proposta protrebbe arrivare prima delle elezioni di medio termine di novembre. Obiettivo: promuovendo le assunzioni e dimostrare ai Repubblicani che le politiche del governo Obama aiutano le piccole aziende. Tra le misure, estensione permanente di benefici fiscali in ricerca e sviluppo.