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La crisi non arresta gli investimenti immobiliari

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Ei finanziamenti per la casa continuano a crescere e, in media, la rata del mutuo costa circa il 20% del reddito familiare disponibile. Parallelamente l'incidenza delle nuove sofferenze creditizie di coloro che accendono un mutuo è «bassa». È questa, in sintesi, la fotografia contenuta nel secondo numero del Report trimestrale realizzato da Abi in collaborazione con il Ministero del Lavoro. A marzo i prestiti per l'acquisto di abitazioni sono cresciuti di circa l'8% (+4,5% a marzo del 2009). Favoriti, da un lato, dall'effetto di calmieramento dei prezzi degli immobili a seguito della crisi e, dall'altro, dal basso tenore dei tassi d'interesse. L'incidenza delle nuove sofferenze del creditore famiglia si contiene, invece, complessivamente all'1,3-1,4% del totale erogato. Inoltre, a marzo la rata che la famiglia media deve pagare per comprare la propria casa è di poco superiore al 20% del proprio reddito disponibile (21,4%), quindi - evidenzia il rapporto - «il bene casa rimane largamente accessibile per la famiglia media grazie soprattutto al basso livello dei tassi».

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