Il debito con il fisco si paga a rate
Letasse sono troppo alte e i contribuenti cercano di difendersi come possono. Un modo per avvertire di meno il peso del fisco, soprattutto in un momento di crisi, è di rateizzare le somme dovute. E nell'utilizzo di questo escamotage il Lazio è al primo posto. Ad accendere i fari su questo trend è Equitalia. La società di riscossione sottolinea che la possibilità di rateizzare non è comunque una novità, è stata introdotta già nel 2008, ma in questsi ultimi anni ha preso piede. Le rateizzazioni superano ormai infatti quota 800.000 per un importo complessivo che va oltre i 12 miliardi di euro. I contribuenti che rateizzano di più sono nel Lazio ma la quota più consistente interessa il Mezzogiorno. A oggi Equitalia - riferisce una nota della società di riscossione - ha concesso circa 882 mila dilazioni di pagamento per un importo che supera i 12,4 miliardi di euro. L'agevolazione, che dal 2008 è gestita direttamente dagli agenti della riscossione, «consente a famiglie e imprese in situazione di difficoltà economica di rateizzare, anche fino a sei anni, gli importi delle cartelle di pagamento», ricorda Equitalia. Le tre regioni dove sono state concesse più rateizzazioni sono il Lazio (119 mila per un importo che sfiora i 2,3 miliardi di euro), la Lombardia (110 mila per oltre 2,2 miliardi) e la Campania (110 mila per quasi 1,5 miliardi). Oltre il 30% delle agevolazioni riguarda le regioni del Mezzogiorno. Ma come si può usufruire del pagamento per tranche? La disciplina è differente a seconda che il debito sia fino a 5 mila euro oppure superiore. Se il debito non supera i 5 mila euro la dilazione è concessa su semplice richiesta motivata e il numero massimo di rate concedibile dipende dagli importi da rateizzare: fino a 2 mila euro il numero di massimo di rate è 18; tra 2.001 e 3.500 euro è 24; tra 3.501 e 5 mila euro è 36. La concessione della dilazione delle cartelle per importi oltre 5 mila euro è invece subordinata alla verifica della temporanea situazione di obiettiva difficoltà, effettuata in base all'ammontare del debito e ad indici, differenti a seconda della tipologia del contribuente, indicativi della situazione economico finanziaria. Per le persone fisiche, per esempio, l'indice utilizzato è l'Isee del nucleo familiare. L.D.P.