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Fiat prepara il controricorso sui 3 licenziati a Melfi

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Questala contromossa messa in campo dal Lingotto dopp aver ricevuto ieri dalla Cancelleria copia del provvedimento. «Valuteremo le motivazioni di questa decisione - spiega la Fiat - che non appare coerente con il quadro istruttorio già emerso, pur nella sommarietà degli accertamenti condotti. Nella convinzione di aver offerto prove incontrovertibili del blocco volontario delle linee di montaggio, che ha determinato un serio pregiudizio per l'azienda costringendola ad assumere doverosi atti di tutela della libertà di tutti i lavoratori e della propria autonomia imprenditoriale, verrà quindi presentato ricorso in opposizione alla decisione nel più breve tempo possibile». L'azienda ricorda, infine, che «su questi stessi fatti è stata presentata una denuncia in sede penale». Non è stata una sorpresa per la Fiom. A spiegarlo è Giorgio Airaudo, segretario regionale piemontese del sindacato, sottolineando che «l'ha sempre fatto, la Fiat ricorre sempre. Devo dire che ce lo aspettavamo. D'altra parte ci sono i diversi gradi di giudizio, l'azienda ha diritto a usare tutti gli strumenti che la legge le dà».

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