Borse Ue a picco. In fumo 103 miliardi di euro
Èla quota di capitalizzazione bruciata a seguito delle perdite registrate ieri nel Vecchio Continente, dove gli indici di borsa hanno lasciato sul campo mediamente 2 punti percentuali. Milano (-3,2%) e Madrid (-3,21%) sono state le peggiori, precedute di poco da Parigi (-2,74%) e Londra (-2,44%). Gli indici milanesi, peraltro sui massimi da inizio maggio, sono così affondati: il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni in calo del 3,2% a 20.579 punti mentre il Ftse All Share ha lasciato sul terreno il 3,04% a 21.066 punti. Pioggia di vendite per i titoli finanziari. La maglia nera del Ftse Mib è andata ad Azimut (-7,11% a 7,25 euro), seguita dal -6% di Intesa Sanpaolo (-6,01% a 2,42). Tra i bancari pessime performance anche per la Bpm (-4,68% a 3,86), Ubi Banca (4,64% a 7,81) e il Banco Popolare (-3,90% a 4,74). Non si salvano dalla tempesta neppure Unicredit (-3,46% a 2,02) e Generali (-3,03% a 15,06). Tra gli assicurativi il titolo peggiore è stato però Mediolanum (-3,94% a 3,17). Fiat registra un tonfo del 4,91% e scende sotto quota dieci euro, a 9,58 euro. Tra i titoli che pagano dazio Finmeccanica (-2,39% a 8,38), Telecom (-2,36% a 1,03), Enel (-2,31% a 3,8) ed Eni (-2,25% a 16,06).