Il traffico spinge i conti Autostrade
La crisi economica che, nei momenti di picco, ha di fatto generato uno stop nella distribuzione delle merci sembra alle spalle. Secondo Autostrade, la società concessionaria della maggior parte della rete a pedaggio italiana, il traffico è aumentato dello 0,7% nel primo semestre dell'anno e con una ripresa significativa componente dei mezzi pesanti a 3 o più assi sulla rete di Autostrade per l'Italia (+4,7% rispetto al primo semestre 2009) con un beneficio addizionale sui ricavi da pedaggio stimabile in +0,6%. Tutti elementi che si sono tradotti in una spinta ai conti della società della famiglia Benetton. Nei primi sei mesi dell'esercizio, il gruppo ha registrato ricavi consolidati pari a 1.778 milioni di euro, in aumento del 10,3% rispetto. In crescita gli indici reddituali: il mol (ebitda) è pari a 1.077 milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto ai primi sei mesi del 2009 (+9,5% su base omogenea). L'utile di competenza del gruppo del primo semestre 2010 si attesta a 310 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto al valore dell'omologo periodo 2009. Il cash flow operativo prodotto nel primo semestre 2010, pari a 684 milioni di euro, è aumentato del 18,5% rispetto all'omologo periodo del 2009 ed è stato pressoché integralmente destinato agli investimenti del Gruppo. Gli investimenti del Gruppo per il potenziamento della rete nel primo semestre 2010 sono stati pari a 621 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto al primo semestre 2009. L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2010 è pari a 9.641 milioni di euro, con una diminuzione di 114 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009. Al 30 giugno 2010, il gruppo ha disponibilità liquide, depositi vincolati e linee di credito non revocabili non utilizzate, per un totale di 4.359 milioni di euro. Atlantia nella relazione ha affrontato anche il tema dei pedaggi sul Gra, introdotti dal Governo con la manovra e sospesi dal Tar. In particolare le società concessionarie «rimangono in attesa di istruzioni in merito da parte dell'Anas».