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Nasce il forum nucleare

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Scrittoai primi posti dell'agenda di governo, la ripresa del nucleare deve la sua fattibilità soprattutto all'accettazione sul territorio dove dovranno sorgere le nuove centrali. Le indiscrezioni sulle location per l'insediamento degli impianti hanno già scatenato l'ostilità delle regioni interessate. Ed è per rompere il muro delle polemiche e informare sulla necessità di riaprire il discorso sul nucleare che è stato creato il Forum Nucleare Italiano. Sull'esempio di Paesi come Spagna, Svizzera, Belgio e Stati Uniti, l'associazione no profit promossa da diverse realtà economiche ed accademiche, servirà a informare e promuovere il dibattito sull'utilizzo dell'energia nucleare a fini economici. Ne sono soci fondatori: Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.ON, EDF, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei-Cisl, GDF Suez, Politecnico di Milano, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem, le Università di Roma, Genova, Palermo e di Pisa, Westinghouse. A presiedere il forum sarà Chicco Testa, ex presidente di Acea ed Enel che ha indicato come obiettivo quello di «sviluppare informazione e comunicazione intorno al nucleare». Chicco Testa è convinto che «sia possibile smontare i pregiudizi e il sistema di idee precostituite che finora hanno viziato il dibattito, attraverso un'opera attenta di confronto e di informazione». Il Forum, ha spiegato il presidente «sarà aperto a tutti e faremo tesoro delle diverse esperienze internazionali. Io credo che se avessimo la possibilità di portare i cittadini italiani a visitare una delle centrali presenti in Francia tutti questi pregiudizi cadrebbero immediatamente». L'iniziativa è fortemente voluta dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. «Tutti i Paesi stanno implementando i loro programmi sul nucleare perchè questa è una scelta che va nella direzione della sicurezza dell'ambiente per cercare di decarbonizzare l'Italia insieme allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, che però sono ancora troppo costose». Il Forum sarà quindi il luogo di confronto anche per la politica. Il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia che ha delega sull'energia, ha ricordato che il 2019 sarà l'anno del primo kilowatt/h prodotto da una centrale in Italia. Nel 2013 ci sarà il compimento legislativo e amministrativo e «per quel che riguarda il discorso sui siti che verranno proposti al Governo - ha detto Saglia - ci sarà pieno dialogo con le Regioni». L'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha sottolineato che il nucleare oltre al rilancio dell'economia serve ad abbassare il costo delle bollette. «Noi proponiamo quattro reattori Epr - ha ricordato Conti riferendosi alle tipologie delle centrali nucleari- la metà del programma italiano». Gli impianti che verranno costruiti saranno «di terza generazione avanzata». Tra le adesioni in arrivo anche quelal dell'oncologo Umberto Veronesi, possibile presidente della prossima Agenzia per la sicurezza sul nucleare.

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