Contratto e Serbia sul tavolo di Torino

Saràun tavolo scottante quello che si apre domani a Torino nel palazzo della Regione attorno al dossier Fiat. Con il governatore Cota, ci saranno l'ad del Lingotto Sergio Marchionne, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi e i sindacati. Probabilmente anche la Fiom, l'ala più dura dei metalmeccanici, che hanno di fatto rigettato l'accordo per il rilancio di Pomigliano. Le indiscrezioni parlano di un appuntamento omnibus. Non sarà chiesto a Torino solo del trasferimento della produzione del monovolume Fiat in Serbia ma anche di confermare le indiscrezioni sul possibile annuncio della disdetta del contratto nazionale dei metalmeccanici. La decisione al momento riguarderebbe i 5.000 lavoratori di Pomigliano che, secondo l'ipotesi messa a punto dal pool dei legali ai quali si è rivolta la Fiat, verrebbero licenziati e riassunti, con un diverso contratto, da una nuova società, una new company. Domande alle quali, soprrattutto per quanto riguarda le strategie industriali i vertici dell'azienda avranno ancora poco da dire. Diverso il caso di Pomigliano. «Sulla newco non ci sono particolari problemi se si riassumono tutti», ha spiegato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha avvertito: «Se si volesse cambiare il contratto o addirittura disdettarlo, saremmo costretti a mostrare tutto il nostro dissenso. Non capiremmo questa esigenza. Se la Fiat lo facesse sarebbe un'iniziativa gratuita e sleale». All'incontro di domani è atteso Sergio Marchionne che, il giorno successivo, volerà negli Stati Uniti per fare da padrone di casa venerdì in occasione della visita del presidente Barack Obama agli impianti Chrysler e General Motors di Detroit e Hamtramck. Nello stesso giorno del tavolo, in cui governo, enti locali e sindacati chiederanno all'ad della Fiat garanzie sugli stabilimenti italiani e in particolare su Mirafiori, i lavoratori torinesi lasceranno per oltre un mese la fabbrica. Il periodo di ferie sarà infatti preceduto da due giorni di cassa integrazione per i lavoratori delle linee Punto, Idea, Musa e Mito, mentre sono già a casa dal 12 luglio i dipendenti che producono la Multipla.