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Terna fa felici gli azionisti Cedole in crescita

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Terna,la società che gestisce la rete che trasporta eletricità in tuta Italia, archivia il primo semestre dell'anno con risultati di bilancio in netta crescita. La crisi dei consumi che ha colpito l'economia italiana e che ha abbassato anche le richieste di energia, insomma, è soltanto un ricordo. E la ripresa ha avuto un effetto positivo sui conti della società. L'utile netto è salito del 26,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 233,5 milioni di euro, mentre i ricavi sono cresciuti del 13,9% a 760,8 milioni. In rialzo anche l'Ebitda, con un +12,2% a quota 568,8 milioni di euro, mentre l'Ebit ha fatto segnare un aumento del 9,2% a 396,3 milioni. Il management guidato dall'ad Flavio Cattaneo ha spinto il pedale dell'acceleratore anche dal lato degli investimenti per lo sviluppo della rete saliti del 29,7% a quota 486 milioni di euro. «I risultati del primo semestre sono molto positivi. Stimiamo un 2010 superiore alle attese» è stato il commento dell'amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, alla semestrale del gestore della rete elettrica. Cattaneo, ha parlato di «risultati molto positivi» con una stima per il 2010 «superiore alle attese». «Buone regole fanno bene alle bollette degli italiani - ha aggiunto Cattaneo, in una nota - grazie all'efficientamento dei servizi di dispacciamento, il sistema elettrico ha risparmiato nei primi sei mesi dell'anno una cifra 15 volte superiore rispetto all'incentivo di 38,5 milioni di euro per Terna». L'ad della società ha sottolineato inoltre che «continua l'accelerazione degli investimenti per lo sviluppo della rete. Serve, tuttavia, uno sforzo da parte di tutti, istituzioni centrali e locali, per accelerare ulteriormente i processi autorizzativi». Per Cattaneo «l'aumento del target del progetto Suntergrid a 150 Mwp è una strada percorribile tra il 2010 e l'inizio del 2011». La società ha anche dato una buona notizia ai possessori di titoli. Cattaneo ha infatti confermato la politica di dividendi prevista con una crescita annua della cedola del 4%. «La policy sul dividendo rimane quella anche perché rappresenta il top del mercato. Poi, una volta che avremo venduto gli asset fotovoltaici, ne riparleremo». La dismissione degli asset nel fotovoltaico, ha precisato Cattaneo, è prevista negli ultimi mesi del 2010.

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