Tremonti: no ad altre manovre nel 2010 Tagli all'indennità dei deputati del 10%
L'andamento dell'economia nel 2010 andrà "meglio del previsto" e per questa ragione non servirà una nuova manovra correttiva sul 2010 per centrare gli obiettivi di deficit concordati con l'Europa. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, replica così a chi gli faceva notare che i tecnici della Camera avevano rilevato l'opportunità di nuove correzioni se l'auspicato miglior andamento dell'economia non si fosse verificato e non avesse compensato gli effetti recessivi della manovra, stimati in termini di minor crescita per il 2010 in 0,1 punti e in 0,2 punti nel 2011 e nel 2012. "Il documento dei tecnici della Camera è un buon documento - afferma il ministro - si dice che molto dipende dall'andamento dell'economia e lo 0,1% è nel margine dell'errore, ben altri numeri si sono visti e questo è francamente molto marginale". Per il ministro, quindi, "tutto dipende da come va l'economia e - sottolinea - l'andamento economico è meglio di quanto previsto allora (il riferimento è alle ultime stime contenute nella Ruef che stimavano un crescita del Pil nel 2010 pari all'1%). Adesso come adesso - prosegue il titolare di Via Venti Settembre - considerando l'andamento non negativo, l'export e tutti gli indicatori penso che quell'ipotesi di scostamento sia abbastanza lontana". TAGLIO DELL'INDENNITA' DEL 10% AI DEPUTATI - Un taglio equivalente al 10% dell'indennità di deputati e senatori: è questa la misura stabilita dai questori di Camera e Senato in relazione alla riduzione delle spese prevista dalla manovra economica. La misura dovrà essere ratificata dagli uffici di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama la prossima settimana. Il taglio, è stato deciso, verrà calcolato sull'indennità. Per i deputati l'indennità ammonta a 5.486,58 euro nette al mese per 12 mensilità: il che vuol dire che ai deputati il taglio costerà circa 550 euro al mese. Quanto al personale di Camera e Senato, viene recepito il taglio del 5% e del 10% previsto dalla Manovra, ed è stato deciso il blocco triennale dei meccanismi di adeguamento automatico degli stipendi, e il limite pensionistico è stato elevato a 60 anni per le pensioni di anzianità. Alle scelte si è giunti dopo due lunghe riunioni congiunte di Camera e Senato, tenutesi tra ieri pomeriggio e questa mattina. Al termine della riunione, il vicepresidente della Camera Antonio Leone (Pdl) ha fatto dono alla vicepresidente del Senato Rosy Mauro (Lega) di un foulard che riproduce il velario dell'Aula di Montecitorio: oggi, infatti la Mauro festeggia il compleanno. Leone e Mauro erano i due vicepresidenti che hanno partecipato alla riunione con i questori di Camera e Senato.