Fiat, l'ora della svolta: spin off dal 2011

Il colosso Fiat si scinde in due. A partire dal primo gennaio del prossimo anno, infatti, il gruppo guidato da Sergio Marchionne, sarà costituito da due grandi rami: quello tradizionale, nel quale resteranno tutte le attività relative al settore auto e le altre non industriali del gruppo, e un altro, costituito da una nuova società, in cui andrà invece a confluire il business delle macchine agricole e di quelle industriali.   Dallo spin off nascerà la Fiat Industrial Spa, alla quale Fiat Spa intende trasferire le attività di Cnh (macchine agricole e macchine per le costruzioni), i veicoli industriali (Iveco) e i motori «industrial e marine» di Fiat Powertrain Technologies. All'interno dell'altro braccio del Gruppo, Fiat Spa, resteranno invece le attività automobilistiche e la relativa componentistica che includono Fiat Group Automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau e FPT Powertrain Technologies (attività di motori e trasmissioni per autovetture e veicoli commerciali leggeri). Successivamente alla scissione, le due aziende saranno quotate separatamente alla Borsa di Milano e opereranno in modo separato come società quotate indipendenti con i rispettivi management e consigli di amministrazione. Secondo quanto annunciato dal Cda di aprile scorso che approvò la scissione, dopo lo spin-off, la Fiat con il comparto auto avrà ricavi per 32 miliardi di euro nel 2010 per raddoppiarli nel 2014 a 64 miliardi, con un risultato operativo di 0,5-0,6 miliardi di euro nell'anno in corso e 3,8 miliardi a fine piano. Per Fiat Industrial sono previsti ricavi per 19 miliardi nel 2010 e 29 miliardi a fine piano con un risultato operativo di 3,2-3,4 miliardi nel 2014. Intanto ieri il mercato ha premiato la decisione del Lingotto, facendo volare il titolo in Borsa (+6,18%, a 9,6150 euro per azione). Sull'andamento di Piazza Affari hanno inciso anche le parole di Marchionne che, commentando i risultati raggiunti dalla Fiat nell'ultimo trimestre, lo ha definito «eccezionale per il gruppo».