Fisco, boom dei pagamenti a rate
Una corsa alle rateizzazioni. Gli italiani sfruttano sempre più spesso l'opportunità concessa dal fisco di restituire poco alla volta le tasse non pagate. E gli abitanti del Lazio conquistano la palma di contribuenti più sensibili all'agevolazione. Il quadro emerge dai dati di Equitalia. La società a controllo pubblico riscuote dal 2006 le imposte per conto dello Stato. Da due anni, al sistema tradizionale si è affiancata la possibilità per il contribuente di richiedere un pagamento dilazionato. E da allora il numero di italiani che hanno utilizzato le rate è cresciuto a ritmi sostenuti. In circa 24 mesi le richieste sono state 834mila, per un totale che ha sfiorato i 12 miliardi di euro. Un aiuto indiretto a famiglie e imprese che possono riprendere fiato nel momento di crisi. E che, invece di pagare tutto subito, possono spalmare il debito fiscale su un arco di sei anni, utilizzando 72 rate mensili. In testa alla classifica si piazzano i contribuenti del Lazio, con 112.603 richieste. Al secondo posto Lombardia e Campania, con circa 105mila richieste a testa. In termini di somme dilazionate Roma è superata da Milano: 2 miliardi e 135 milioni di euro contro 2 miliardi e 169 milioni. Da quando la riscossione dei cosiddetti ruoli, cioé i tributi evasi comprensivi di interessi e sanzioni fissati per legge, è passata in mano alla società pubblica, è cresciuto anche il gettito complessivo dell'Erario. Nell'ultimo anno di gestione dei privati, cioè il 2005, l'incasso è stato di 3,8 miliardi. Da quella data le cifre sono cresciute costantemente. Nel 2009 il totale ha raggiunto i 7,7 miliardi, più del doppio di cinque anni fa, e il 10% in più rispetto al 2008. Tra le ragioni di quest'ultimo aumento ci sono sicuramente la maggiore collaborazione tra Fisco e contribuenti, e forse anche una migliore efficacia data dal fatto che Equitalia non percepisce più una somma fissa dallo Stato come remunerazione del suo lavoro, ma una percentuale sule imposte recuperate dagli evasori. I maggiori recuperi hanno colpito in particolare i grandi evasori. Nel 2009 si è registrato un incremento del 17,5% rispetto all'anno precedente delle somme recuperate da coloro che hanno debiti superiori a 500 mila euro. La somma è circa 1,5 miliardi, e, in temrini percentuali, ha contribuito per il 20% al totale dei tributi non pagati l'anno scorso.