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Consumi al lumicino risparmi anche a tavola

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Ibilanci delle famiglie italiane nel 2009 sono stati colpiti dall'aumento dei costi legati alla casa. E per la prima volta in dieci anni sono diminuite le spese quotidiane per il pane e l'acqua. I dati Istat sui consumi parlano molto della crisi economica. Lo scorso anno la spesa media mensile della famiglie del Paese è stata di 2.442 euro, circa 30 euro in meno rispetto al 2008. Una riduzione dell'1,7% che l'istituto di statistica ha definito «alquanto significativa» tenuto conto del fatto che nei 12 mesi l'inflazione è stata particolarmente bassa. Se si contano i nuclei familiari si scopre poi che metà di essi ha speso ancora meno, circa 2.020 euro al mese. Nel budget degli italiani il capitolo dedicato alla casa è cresciuto fortemente, ed è arrivato ad assorbire oltre un terzo del budget familiare. Sono aumentati soprattutto gli esborsi per il mutuo (+8%) e l'affitto (+2,7%). E, per far quadrare i conti, si sono dovuti ridurre i consumi dei beni di prima necessità. Al supermercato gli italiani hanno speso 461 euro in meno al mese rispetto all'anno prima. Una famiglia su tre ha mangiato di meno o si è accontentata di prodotti di qualità più scadente. Rispetto al 2008 è diminuita la spesa media mensile per pane (il cui consumo è crollato del 12% negli ultimi due anni) e cereali, per oli e grassi, per patate frutta e ortaggi, per zucchero e caffè. I soldi per le altre spese sono rimasti gli stessi, ma è cambiato il modo di usarli. Meno sigarette, meno telefonate, e anche meno medicine, mentre è aumentata la spesa per combustibili ed energia. Non tutto il Paese è stato colpito nello stesso modo: al sud la cinghia si è stretta di più che al nord, con un divario di circa 1.200 euro tra la Lombardia, dove si è speso di più (2.918 euro al mese) e la Sicilia, fanalino di coda (con 1.721 euro). Fra. Alf.

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