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Manovra, sì alle modifiche richieste da Confindustria

Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia

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Confindustria l'ha spuntata. Le misure sul fisco e sulle fonti di energia rinnovabili saranno modificate. Ad assicurre il cambio di rotta è stato lo stesso Berlusconi in una telefonata con il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. Ieri sono ripresi i lavori della Commissione bilancio del Senato e l'arrivo in Aula è previsto per domani. I tecnici del ministero dell'Economia sono al lavoro per modificare le norme e accogliere le richieste della Confindustria sui certificati verdi, sull'accelerazione dei tempi di riscossione dei ruoli e sul divieto di compensazione tra crediti e debiti in presenza di accertamenti fiscali sopra i 1.500 euro. In particolare la modifica sui certificati verdi dovrebbe portare all'approvazione di una misura che parte dalla proposta del sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Stefano Saglia, di fissare la fine dell'obbligo di riacquisto dei certificati alla fine dell'anno, e prevedere dal prossimo anno l'entra in vigore al recepimento della direttiva europea. Per le altre due norme, l'articolo 31, in particolare, impedisce la compensazione tra debiti e crediti erariali in presenza di accertamenti anche di importo modesto (1.500 euro). Mentre l'altra norma a cui si sta lavorando (articolo 38) accelera i tempi di riscossione da parte dell'erario, prevedendo 150 giorni di sospensione giudiziale degli accertamenti: scaduto il termine è previsto il versamento del 50% della somma contestata. Via libera dalla Commissione anche all'emendamento sulle pensioni con una nuova modifica. Slitta al 2019, invece che al 2016, la seconda revisione per l'adeguamento dell'età di pensionamento alla speranza di vita. A partire dal 2019, invece, l'aggiornamento verrà compiuto ogni 3 anni. Confermato che dal 2012 le donne del pubblico impiego andranno in pensione a 65 anni. La misura riguarderà 20-25 mila donne. Confermata la marcia indietro sui 40 anni di contributi: inizialmente l'emendamento agganciava anche l'anzianità contributiva all'adeguamento alla speranza di vita. Nella versione corretta che ha avuto l'ok della Commissione, salta questa parte della norma. Approvato pure l'emendamento che esclude dai tagli le casse di previdenza e assistenza privatizzate. Novità su catasto e classamento con una norma che rappresenta un primo passo verso il federalismo comunale. I comuni potranno utilizzare le banche dati messe a disposizione dall'Agenzia del territorio per «contribuire al miglioramento dei dati catastali». I comuni, anche per quel che riguarda l'emersione degli immobili fantasma, potranno attivare autonomamente le procedure di revisione dei valori catastali per accertare variazioni edilizie non registrate. Per le tredicesime delle forze di polizia, dei magistrati e dei professori universitari, i tagli sarebbero scongiurati ma il relatore della manovra Azzollini ha spiegato che siccome l'emendamento «è complesso e contiene molte norme, va riverificato nel suo complesso». Novità per i fondi immobiliari chiusi. Quelli che non si adeguano alla nuova disciplina civilistica dettata dalla manovra avranno tre anni di tempo (invece che 30 giorni) per chiudere l'operazione di liquidazione ma la dilazione dei tempi avrà un costo. La Società di gestione del risparmio dovrà al fisco un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell'Irap, per il periodo dal 1° gennaio 2010 e fino alla liquidazione, del 19% e non del 5%.

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