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Primo sì alla riforma di Wall Street

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LaCamera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato con 237 voti favorevoli e 192 contrari la riforma del sistema finanziario americano proposta dall'amministrazione democratica. «Il voto di oggi è una vittoria per ogni americano che è stato colpito dall'irresponsabilità che ha portato alla perdita di milioni di posti di lavoro e di migliaia di miliardi di ricchezza», ha esultato Obama. La legge, ha sottolineato, vuole infatti offrire «maggiore protezione» ai consumatori e all'economia americana. Il testo passa ora al Senato, dove i democratici non hanno i numeri per farla passare da soli. Per facilitare l'approvazione è stata abolita la maxi tassa sulle banche da 19 miliardi di euro prevista inizialmente. Restano intatti gli altri punti, che prevedono uno stop ai salvataggi degli istituti in crisi attraverso denaro pubblico, la limitazione delle possibilità per le banche di investire i soldi dei risparmiatori in operazioni rischiose, la regolamentazione dei mercati dei derivati e del capitale degli istituti di credito insieme ad altre regole a tutela dei clienti.

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