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SocGen Inizia il processo a Parigi

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Secondol'accusa, l'allora trentenne Kerviel nel giro di appena due settimane aveva acquisito, senza l'autorizzazione dei superiori, posizioni speculative per quasi 50 miliardi di euro (pari a una volta e mezzo i fondi propri di SocGen) su futures legati agli indici borsistici europei, scommettendo su un rialzo dei mercati. Operazioni realizzate, sostiene sempre l'accusa, sfruttando le maglie larghe del sistema di controllo delle transazioni della banca francese, di cui il giovane trader, che aveva lavorato per tre anni nel 'back officè (funzioni di supporto), aveva una conoscenza molto dettagliata. «Non ha remore nè sensi di colpa - attacca Jean Reinhart, uno degli avvocati di SocGen, che nel processo si è costituita parte civile - Niente. Nemmeno nei confronti dei colleghi a cui era vicino. Le sue emozioni sono superficiali». Una lettura integralmente rifiutata dalla difesa, secondo cui Jerome Kerviel è prima di tutto una vittima del sistema, un «ingranaggio», come lui stesso si definisce nel titolo di un'autobiografia uscita qualche settimana fa.

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