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L'Italia cresce più del resto d'Europa

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Lodice l'Eurostat, che nel suo report trimestrale sull'economia del'Ue ha indicato che mentre il pil italiano è aumentato dello 0,5% rispetto agli ultimi tre mesi del 2009, la crescita complessiva dell'Ue si è limitata a un più modesto +0,2%. Il dato positivo per il nostro paese è stato pubblicato dall'ufficio statistico dell'Unione insieme a quelli relativi agli altri paesi europei, al Giappone e agli Stati Uniti. Rispetto all'ultimo trimestre dell'anno scorso, nel periodo gennaio-marzo 2010 il pil dell'eurozona ha segnato un +0,2%. E, con una certa sopresa per gli analisti, a fare da traino ai principali paesi del continente è stata l'Italia, cresciuta più della media Ue: +0,5%. Germania e Francia si sono invece fermate rispettivamente a un risultato di +0,2% e +0,1% su base congiunturale, mentre l'economia inglese si è dimostrata più dinamica e ha messo a segno un +0,3%. Resta difficile la situazione della Grecia, che con una riduzione del pil dello 0,8% mentre ancora non si sono contabilizzati i tagli alla spesa pubblica introdotti dalla manovra finanziaria del governo sembra destinata a restare ancora per qualche tempo in netta recessione. Se l'Italia è avanti nel breve periodo, è indietro tenuto conto dei dati annuali: +0,6% rispetto al primo trimestre 2009 contro il +1,2% della Francia e il +1,5% della Germania. Guardando i dati a livello disaggregato, la situazione appare più difficile. Le economie dell'euro hanno beneficiato soprattutto della crescita delle esportazioni (+2,5%), mentre consumi e investimenti sono calati rispettivamente dello 0,1% e dell'1,1 per cento.

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