Ora la Vespa fa l'indiana
LaVespa fa l'indiana. Il gruppo Piaggio di Roberto Colaninno mette sul piatto un gettone di 30 milioni di euro per costruire uno stabilimento di produzione nel paese orientale in grado di immettere sul mercato, a regime, 150 mila «due ruote» all'anno. Il via libera ufficiale al progetto è arrivato ieri dal consiglio di amministrazione della casa motociclistica. La prima Vespa con il «sari» si chiamerà LX 125 ed è stata ideata proprio per il ricco mercato indiano. In forte espansione grazie al dinamismo della crescita economica del paese negli ultimi anni. E con una classe media in grado ormai di acquistare in grandi quantità beni di trasporto individuali. L'obiettivo del gruppo di Pontedera è quello di raggiungere nel 2015, esercizio in cui è previsto il pay-back (il rientro) dell'investimento, un fatturato nell'ordine dei 70 milioni di euro, corrispondenti a circa 110.000 scooter venduti. Del progetto aveva già parlato a metà maggio il presidente di Piaggio Roberto Colaninno, limitandosi a definirlo un «investimento molto importante». Il mercato delle due ruote indiano, infatti, che è il secondo al mondo per dimensioni, ha registrato tra il 2004 e il 2009 una crescita media annua del 7%, attestandosi lo scorso anno a 8,4 milioni di unità vendute. In particolare, il segmento scooter rappresenta il 15% del mercato, con vendite pari a 1,3 milioni di unità nel 2009 e una crescita stimata in oltre il 13% medio annuo. Non si tratterà in ogni caso di uno sbarco alla cieca. Colaninno in India potrà contare sulla presenza industriale e commerciale sviluppata dal gruppo, attraverso la propria controllata Piaggio Vehicles Private Ltd, che è passata dai 35.000 veicoli prodotti e venduti nel 2003 agli oltre 182.000 del 2009 e «ha reso Piaggio - ha sottolineato la nota diffusa ieri dopo il cda - leader nel trasporto commerciale leggero a tre ruote sul mercato indiano». Nel proprio stabilimento di Baramati, Piaggio Vehicles Private Ltd sta inoltre ultimando l'industrializzazione dei nuovi motori Diesel e turbodiesel da 1 e 1,2 litri, che equipaggeranno i nuovi veicoli commerciali Piaggio destinati al mercato europeo e a quello asiatico. Il gruppo incassa intanto una positiva performance nei primi cinque mesi dell'anno, «nonostante la debolezza della domanda sul mercato europeo e in particolare su quello italiano»: i ricavi consolidati sono aumentati del 5,8%, pari a 654,1 milioni di euro, rispetto ai 618,5 milioni di euro dell'analogo periodo dello scorso anno. In particolare, in area Emea, nei business due ruote e veicoli commerciali, Piaggio ha realizzato ricavi per 444 milioni di euro (-4,9%), mentre in Asia (veicoli commerciali in India, veicoli a due ruote in Vietnam e Asia-Pacific) il fatturato ha raggiunto i 200 milioni di euro (+74,2% rispetto ai 115 milioni di euro realizzati nel periodo gennaio-maggio 2009.