Un giovane su tre è senza lavoro
Il tasso di disoccupazione ad aprile è fissato all'8,9%, dall'8,8% di marzo. Lo rileva l'Istat, precisando che si tratta del dato peggiore dal quarto trimestre del 2001. Il dato cresce così di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 rispetto allo stesso periodo del 2009. QUASI UN GIOVANE SU TRE SENZA LAVORO - Il numero di inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni - spiega sempre l'Istat - è pari a 14 milioni 810 mila unità, con una riduzione dello 0,5% (-76 mila unità) rispetto a marzo 2010 e un leggero aumento dello 0,1% (+9 mila unità) rispetto ad aprile 2009. Il tasso di inattività è, quindi, pari al 37,5% (-0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile 2009). Particolarmente preoccupante il tasso di disoccupazione giovanile. Il numero dei senza lavoro tra i 15 e i 24 anni ad aprile è salito al 29,5% con un aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,5 punti percentuali rispetto ad aprile 2009. È il dato più elevato da quando esistono le serie storiche mensili, ovvero dal 2004. SOFFRE L'EUROZONA - La tendenza si conferma in Europa, anche se la media italiana è ampiamente sotto la media dell'eurozona. Nuovo record per la disoccupazione della zona euro, che ad aprile sale al 10,1%, dopo il 10% registrato a marzo. Si tratta del livello più elevato dall'agosto 1998. Nell'intera Ue la disoccupazione si è attestata al 9,7%. Secondo l'Eurostat ad aprile i disoccupati in Europa erano 23.311.000, di cui 15.860.000 nell'eurozona. Rispetto al mese precedente ci sono stati 25.000 disoccupati in più, sia nella Ue che nell'area euro. Mentre rispetto ad aprile 2009 i senza lavoro sono saliti di 2.400.000 nella Ue e di 1.275.000 nell'Ue-16. SPAGNA, DISOCCUPAZIONE GIOVANILE RECORD - La situazione è grave in Francia (10,1%), mentre in Germania si registra un 7,1%, in calo rispetto al 7,3% del mese precedente. Il tasso record si è registrato in Lettonia (22,5%), Spagna (19,7%) ed Estonia (19%). Tra gli altri paesi maggiormente colpiti dalla crisi finanziaria, il Portogallo ha fatto registrare un 10,8%, l'Irlanda un 13,2%. La disoccupazione, infine, continua a colpire soprattutto i più giovani, con un tasso del 20% in Eurolandia per gli under-25. Una percentuale che in questo caso sale vertiginosamente in Italia (29,5%), anche se niente a che vedere con il 40,3% della Spagna.