L'unione fa la forza.
Ladimostrazione sta nella proposta avanzata da Paolo Saltarelli, presidente della cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, in apertura della seconda tranche di lavori del forum nazionale che si è svolto al teatro Capranica, a Roma. «In futuro si potrebbe ipotizzare di unificare i fondi delle casse: lavorando in partnership potrebbe cambiare lo scenario nel quale operiamo e aumentare il nostro peso sul mercato». La mozione è stata condivisa totalmente dal presidente della cassa di previdenza notarile Francesco Attaguile: «È importante creare una totale sinergia fra di noi tale da poter attuare maggiori investimenti in campo immobiliare e di conseguenza rivalutare il patrimonio del paese», ha detto. Sulla stessa posizione si è posto Florio Bendinelli, presidente dell'ente di previdenza dei periti industriali: «L'errore più grande è che tutti vorrebbero gestire il loro patrimonio da soli. Forse sarebbe meglio trovare soluzioni unitarie che vadano a beneficio di tutti». Dario Valentino, amministratore delegato di Investire Immobiliare Sgr, si è dichiarato convinto che il «settore della gestione per conto terzi necessariamente dovrà crescere in trasparenza, in governancing e in capacità di attrarre investitori». Anche per Fausto Amadasi, presidente della cassa geometri, il momento impone di unire le forze: «Finalmente abbiamo l'opportunità di uscire dai nostri recinti. Quando si tratta di mettere insieme sinergie non bisogna tirarsi indietro. Il nostro è un patrimonio datato che risale al 1956 e che presenta delle eccellenze, ma anche delle criticità. Fino ad oggi, ci siamo limitati a comprare i beni e a metterli da parte senza capire come avremmo potuto farli rendere». «Al momento - ha proseguito - stiamo valutando un percorso che porti al conferimento di un bene in un fondo Sgr a gestione partecipata, sulla scia di quanto fatto dai notai». Sul tema della valorizzazione dei beni immobili è intervenuto l'amministratore delegato della Fintecnica Immobiliare srl Vincenzo Cappiello, che ha chiarito il modus operandi della società che realizza interventi di recupero, riqualificazione e trasformazione urbana. «Si tratta di una attività complessa che parte innanzitutto dalla bonifica del sito, visto e considerato che di solito si tratta di ex stabilimenti industriali spesso di tipo siderurgico e per far questo vengono utilizzate le professionalità presenti nelle fabbriche dismesse. Il nostro fine ultimo è la collocazione del bene sul mercato». L'analisi del mercato immobiliare è stata l'argomento dell'intervento di Michele Cibrario, amministratore delegato Bnp Paribas Reim Sgr spa. Cibrario ha spiegato come nei primi tre mesi del 2010 si sia registrata una sostanziale stagnazione del mercato immobiliare del settore non residenziale. Invece nell'ultimo semestre del 2009 si era assistito ad un aumento del volume delle transazioni. «Uno dei principali problemi - ha spiegato - è che non si trovano prodotti su cui investire: quelli disponibili hanno prezzi molto elevati e redditi molto bassi».