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Al via la nuova banca di Roma

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Roma, nasce Imprebanca. Nella foto Nicola Zingaretti, Cesare Pambianchi, Gianni Alemanno

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Roma ora ha una sua banca. Si chiama Imprebanca e dopo due anni di progettazione e iter burocratico ieri ha aperto la prima filiale. Il nuovo istituto di credito nato con una partnership tra Confcommercio di Roma e del Lazio e due principali soci di riferimento, Banca Finnat e Ina Assitalia (Gruppo Generali) ha nella compagine societaria 42 imprenditori del tessuto produttivo romano del commercio, del turismo e dei servizi. Il presidente del nuovo istituto bancario è Cesare Pambianchi (Confcommercio), i vicepresidenti Giampiero Nattino (ad Banca Finnat) e Fabio Buscarini (Ad Ina Assitalia). A dirigerlo è Riccardo Lupi per 24 anni in Bnl.   Imprebanca, che conta già un centinaio di correntisti, ha aperto la prima succursale all'interno della sede di Confcommercio di Roma e Lazio, ma è autorizzata ad aprirne altre tre entro il 2010, di cui due nelle zone di Corso Trieste, piazza Argentina, distribuirà anche sportelli all'interno di centri commerciali e mercati rionali. L'obiettivo è il pareggio nell'arco di tre anni.   La mission è offrire prodotti e servizi, bancari e assicurativi standardizzati, mirati alle esigenze delle pmi proponendo soluzioni subito raggiungibili. Dunque una banca al servizio delle imprese e quindi degli imprenditori. L'iniziativa ha ricevuto il plauso convinto del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del Presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Se per Alemanno la creazione della Banca per le pmi «è un segnale in controtendenza di fronte all'esodo di grandi banche che lasciano Roma e rappresenta un atto di speranza e fiducia in un momento difficile» perché «il credito deve tornare ad essere al servizio delle imprese».   Per Zingaretti con Imprebanca «che ha in sè lo straordinario valore aggiunto che è il radicamento sul territorio, gli imprenditori romani dimostrano coraggio e voglia di scommettere sul futuro». Soddisfatto Pambianchi che vede coronato un progetto per il quale si è impegnato in prima persona. «Imprebanca non vuole fare concorrenza ai grandi istituti bancari - ha spiegato - ma offrire ai suoi clienti un prodotto specifico, essere un esempio di best practice, grazie alla conoscenza del territorio dei propri soci d'opera».  

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