Gli Istituti previdenziali puntano con forza sugli investimenti immobiliari.

Ipatrimoni immobiliari degli Enti previdenziali rappresentano quindi un'opportunità per creare del valore. E di questo si discuterà oggi pomeriggio nel corso della seconda tavola rotonda del forum nazionale organizzato a Roma dalla Cassa ragionieri, guidata da Paolo Saltarelli. Al dibattito, moderato da Sergio Luciano, parteciperanno Vincenzo Cappiello, amministratore delegato Fintecna Immobiliare Srl; Michele Cibrario, amministratore delegato Bnp Paribas Reim Sgr Spa, Dario Valentino, amministratore delegato di Investire Immobiliare Sgr, Piercarlo Rolando general manager di Reag; Fausto Amadasi, presidente della Cassa Geometri; Francesco Attaguile, numero uno della Cassa Notariato, Marco Ubertini e Florio Bendinelli, rispettivamente presidente di Cassa Forense e dell'Ente di Previdenza dei Periti Industriali. La diversificazione degli asset, infatti, può portare a un modello organizzativo a gestione indiretta indirizzato prevalentemente verso immobili di tipo commerciale ed industriale, che garantiscono una resa maggiore rispetto agli appartamenti. Le cifre possono aiutare nel comprendere l'esatta dimensione del fenomeno: secondo gli esperti, nei prossimi tre anni la metà del patrimonio immobiliare degli Enti di previdenza potrebbe confluire in fondi, per un ammontare complessivo che si aggirerebbe tra i cinque e i sette miliardi di euro. Puntare su una Sgr è una soluzione che molti Istituti percorrono. Tra i protagonisti negli investimenti nel mercato immobiliare anche la Cassa di previdenza di ragionieri. La «padrona di casa» del convegno di Roma ha una tradizione ormai consolidata nel mercato del mattone. «Il real estate rappresenta per noi un asset molto forte», sottolinea il numero uno dell'Ente, Saltarelli. «Abbiamo immobili di proprietà in grande quantità, tanto che nel 2008 abbiamo deciso di utilizzare uno strumento più trasparente e flessibile per i futuri investimenti». Gestire o investire indirettamente nel real estate, quindi, non è solo un trend che si sta consolidando tra i vari Enti previdenziali, ma rappresenta una garanzia che nel lungo periodo può portare considerevoli ritorni economici, garantendo stabilità agli Istituti.