Borsa giù. Azionisti felici
Peruna volta gli indici della Borsa italiana non causano depressioni ai titolari di azioni. Ieri infatti sulla piazza milanese il calo è stato del 2,5%. Ma per buona parte la perdita è da addebitare allo stacco dei dividendi. Non lauti, come nel passato, ma in ogni caso sufficienti a consolare i risparmiatori alle prese con l'ottovolante sui cui è salita borsa nelle ultime settimane. Sono state 27 ieri le società grandi dimensioni che hanno staccato un assegno per i soci. Si parte dal colosso petrolifero di stato, l'Eni che ha riconosciuto agli azionisti 50 centesimi di euro. Bene è andata anche all'altro campione di Stato, la Finmeccanica guidata da Pier Francesco Guarguaglini, che darà ai suoi azionisti 0,41 euro per ogni titolo posseduto. Stacco anche per gli azionisti delle Generali con 0,35 euro per ogni titolo. Mentre 0,391 euro a titolo andranno ai soci di Atlantia. Cedola più magra per gli azionisti delle due principali banche italiane. Chi ha in portafoglio azioni di Intesa SanPaolo incasserà otto centesimi (9,1 centesimi per chi ha le risparmio). Quanto a Unicredit è previsto il riconoscimento di 0,03 euro ad azione per i possessori di titoli ordinari (0,045 per le risparmio). Contanti in arrivo anche per chi ha in portafoglio titoli Unipol (0,04 euro), Bulgari (0,05 euro), Banco Popolare (0,08 euro), Popolare di Milano (0,1 euro), Fondiaria (0,4 euro), Geox (0,2 euro), Italcementi (0,12 euro), Lottomatica (0,74 euro), Luxottica (0,35 euro), Italcementi (0,12 euro), Pirelli (0,0145 euro), Mediolanum (0,065 euro) e Mediaset (0,22 euro). Ancora Banca Finnat con 0,01 euro, Telecom Italia (0,05 euro), Exor (0,27 euro), Snam Rete Gas (0,14 euro), Ansaldo Sts (0,31 euro), Geox (0,2 euro) e Saipem (0,55 euro). Gli azionisti non troveranno oggi l'effettivo pagamento dei proventi azionari. Se lo stacco della cedola è stato, infatti, la giornata di ieri sul conto corrente l'importo effettivo sarà accreditato solo giovedì 27 maggio. Un tempo tecnico necessario a contabilizzare le operazioni. Non per tutti i titoli lo stacco del dividendo ha portato al logico deprezzamento del valore in Borsa. Ha limitato i danni Intesa Sanpaolo che ha chiuso sotto dello 0,36% mentre Unicredit ha messo a segno un +0,06%. Bene anche Telecom (+0,76%). In controtendenza anche Ansaldo Sts (+1,86%), la migliore del Ftse Mib malgrado lo stacco del provento. Nel solco della tradizione invece il comportamento di Lottomatica (-2% a 11,77 euro, Pirelli & C. a 0,405 euro (-1,94%), Banco Popolare a 4,20 euro (-1,87%). La stagione dei dividendi non è però ancora conclusa. Tra i grandi big del listino milanese manca ad esempio Enel che girerà ai suoi azionisti il dividendo il 21 giugno.